Da quanto tempo non si sente parlare di Vasco Rossi per una canzone nuova? Saranno forse due, tre anni? A spanne forse anche un po' di più. Una carriera straordinaria quella del cantante di Zocca, costellata di successi incredibili e di concerti che pochi altri artisti italiani possono vantare per eco mediatica e per partecipazione. Ma si torna al punto iniziale: da quanto tempo Vasco non fa parlare di sé per una canzone? Ed è forse in questa "vacanza" di attenzioni, in quest'assenza di riflettori, che il rocker ha deciso di rimediare nel modo più semplice e rapido di cui si dispone nell'era dei social. Ovvero, montando una polemica politica, in qualche modo camuffata, quasi poetica. Ma comunque politica.
"Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà, dolce, gentile. L’altra metà te l’avevano portata via i due anni di lager Nazista a Dortmund che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del nazifascismo", scrive Vasco nel post Instagram dedicata al padre nel giorno della sua scomparsa il 31 ottobre di 45 anni fa. E poi, rivolgendosi direttamente a lui, nel suo post aggiunge: "Non ci crederai, ma sono tornati, travestiti da agnelli, bulli arroganti e le facce ghignanti. Con i loro deliri, i loro dileggi, la loro propaganda e la stessa ignoranza! Io resto orgoglioso di te".
Che Vasco sia orgoglioso di suo padre non può essere discusso. Tuttavia, quel che Vasco deve spiegare, è dove abbia incontrato i "nazifascisti" che "sono tornati". Magari a Zocca, o nei suoi lunghi periodi all'estero, ha visto cose di cui il resto degli italiani non ha contezza. In quel caso sarebbe un ottimo servizio se il rocker, invece di lasciare le frasi a metà, completasse la sua denuncia pubblica. Se davvero è convinto di aver visto i "Nazi Fascisti" si impegni civilmente per contrastarli. Perché se lascia tutto questo sui social non è altro che una lettera morta senza alcun senso, un modo per raccattare un po' di interessamento da parte di quelle frange che dai social gridano al ritorno del fascismo, poi in nome dell'antifascismo attaccano i poliziotti e distruggono le città.
Anzi, loro almeno puntano il dito in maniera concreta e si espongono. Sventolare il fantasma come ha fatto il rocker e poi lasciarlo così sospeso senza concretezza... Per attirare l'attenzione esistono molti altri modi. E Vasco lo sa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.