Il prossimo 17 luglio Carlo III aprirà la nuova sessione parlamentare, tenendo il tradizionale discorso inaugurale. Sarà la sua seconda volta dall’ascesa al trono (dopo quella del 7 novembre 2023) e la prima da quando il partito laburista ha riconquistato il potere in Gran Bretagna. Si tratta di uno dei giorni più importanti per il governo britannico, un evento strettamente ancorato alla storia del Paese e a quella della royal family. Legame ben visibile ancora oggi, grazie alle tradizioni che accompagnano la State Opening of Parliament, evento ufficiale che risale al XVI secolo: dalla ricerca di esplosivo nei sotterranei del Palazzo di Westminster alla scelta di un ostaggio tra i membri del Parlamento.
Il discorso del Re
Carlo III, come vuole la consuetudine, parte in carrozza (generalmente la Irish State Coach) da Buckingham Palace alla volta del Palazzo di Westminster scortato dalla Household Cavalry Mounted Regiment. Giunto a destinazione fa il suo ingresso dalla Sovereign’s Entrance e si dirige verso la Robing Room (la Stanza della Vestizione), dove indossa la Imperial State Crown (che “viaggia” verso il Palazzo su un cocchio apposito, di solito il Queen Alexandra’s Stage Coach) e la Robe of State (la veste regale realizzata per l’incoronazione e riusata per l’apertura del Parlamento).
Subito dopo il monarca attraversa la Royal Gallery, per arrivare, infine, nella House of Lords (Camera dei Lord), dove si svolge la cerimonia d’apertura del Parlamento. La scelta di questo luogo non è un caso, come spiega il sito del Parlamento britannico: il 4 gennaio 1642, subito prima dello scoppio della Guerra Civile inglese (1642-1651), Carlo I d’Inghilterra (1600-1649) entrò nella Camera dei Comuni con la pretesa di arrestare cinque deputati con l’accusa di altro tradimento. Lo Speaker della Camera non rivelò dove si trovassero i parlamentari. Carlo I venne processato proprio per tradimento e decapitato fuori da Whitehall il 30 gennaio 1649. Per questo motivo nessun Re ha più messo piede nella House of Commons.
Il fulcro della cerimonia d’apertura del Parlamento è, come sempre, il “King’s Speech” (o “Speech from The Throne”, come è formalmente conosciuto), il discorso scritto dal governo e pronunciato dal Re di fronte alla House of Commons (Camera dei Comuni) e alla House of Lords riunite per l’occasione. L’intervento di Sua Maestà ha lo scopo di riassumere i principali obiettivi che l’esecutivo, guidato dal nuovo Primo Ministro Keir Starmer, intende raggiungere nei prossimi dodici mesi.
Di solito, ci ricorda la Bbc, il discorso dura circa dieci minuti (quello dello scorso novembre, riporta Sky News.com, durò undici minuti e trenta secondi per 1223 parole, divenendo il più lungo pronunciato durante l’apertura del Parlamento dal 2005). È fondamentale che il sovrano lo legga mantenendo il più possibile un tono neutro, in modo da non rendere comprensibili eventuali simpatie o antipatie politiche. Non è altro se non il principio di imparzialità che la royal family è tenuta a rispettare quando è in pubblico.
Evitare una nuova “Congiura delle Polveri”
Prima dell’arrivo del Re i “Beefeater” (o “Yeomen Warders”, cioè i guardiani della Torre di Londra) hanno il compito di perlustrare i sotterranei del Palazzo di Westminster alla ricerca di esplosivo. Non si tratta più di una vera e propria misura di sicurezza, bensì di un retaggio del passato. Nel 1605, infatti, un gruppo di cattolici britannici, tra cui Guy Fawkes (1570-1606), organizzò un attentato contro il protestante Giacomo I d’Inghilterra (1566-1625, padre di Carlo I) proprio durante la cerimonia di apertura del Parlamento. Il piano, che passò alla Storia con il nome di “Congiura delle Polveri”, prevedeva di far esplodere la Camera dei Lord e rapire i figli del sovrano, ma fu scoperto pochi giorni prima della sua attuazione, attraverso una lettera anonima. I cospiratori vennero impiccati.
Una porta in faccia
Dopo essersi seduto sul trono e aver invitato i Lord a prendere posto, il sovrano chiede al Gran Ciambellano di inviare un rappresentante della House of Lords, il “Black Rod”, nella House of Commons, affinché ne avverta i membri che la cerimonia sta per iniziare. Il Black Rod arriva di fronte alla Camera dei Comuni e gli viene chiusa la porta in faccia. Un gesto che rappresenta l’indipendenza di questa parte del Parlamento e ha origine nel già citato episodio che vede protagonista Carlo I. Il Black Rod bussa per tre volte prima di essere accolto, poi si inchina sempre per tre volte e riferisce il messaggio del Re.
L’ostaggio
Durante tutta la cerimonia un membro del Parlamento, per consuetudine il Vice Chamberlain of the Household è “tenuto in ostaggio” a Buckingham Palace. Viene “liberato” solo quando il sovrano torna a Palazzo sano e salvo. La tradizione ha origine nel rapporto storicamente burrascoso tra il potere reale e quello parlamentare in Inghilterra. Oggi, naturalmente (e per fortuna), di quella diffidenza e di quel rancore non è rimasto più nulla.
Anzi, si sono trasformate in una sorta di rito formale che ha anche un aspetto divertente. L’ostaggio, che stavolta sarà la laburista Samantha Dixon, potrà seguire l’evento in televisione mentre, specifica il Mirror, sorseggia un drink alcolico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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