L'alcol, l'aborto, le violenze, la scioccante biografia di Britney Spears: "Ero come un robot"

Dai problemi di alcolismo del padre all'aborto del figlio avuto da Justin Timberlake fino ai ricoveri in ospedale e alla custodia legale, nella sua biografia Britney Spears parla della sua vita con passaggi tormentati e drammatici

L'alcol, l'aborto, le violenze, la scioccante biografia di Britney Spears: "Ero come un robot"
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"The woman in me", l'autobiografia di Britney Spears che negli Stati Uniti ha già creato scandalo per alcune anticipazioni su Justin Timberlake, è una bomba che si appresta a esplodere in tutto il mondo. Il memoir è uscito oggi - 24 ottobre - ed è già in testa alle classifiche di vendita non solo perché racconta la storia privata di una popstar seguita da milioni di fan, ma perché svela i drammi della Spears rimasti nascosti per anni dietro allo scintillio dello showbiz.

"La Bibbia dice che la lingua è una spada", scrive Britney nella prima pagina del suo libro e, tagliente come una lama, la cantante nata in Mississippi ha raccontato episodi forti e drammatici. Dai problemi di alcolismo del padre all'aborto del figlio avuto da Justin Timberlake fino ai ricoveri in ospedale e alla custodia legale, nella sua biografia Britney Spears parla di dolore ma anche di voglia di rivalsa con passaggi tormentati, ma anche autoironici.

Il padre alcolista

Nei primi capitoli di "The woman in me", Britney Spears racconta dei problemi del padre Jamie con l'alcol quando lei era piccola. "Mio padre faceva il saldatore e alzava il gomito, si prendeva sbronze colossali", ha rivelato la popstar nel suo libro, aggiungendo: "Aveva sbalzi d'umore, avevo paura a salire in auto con lui". Uno dei passaggi più toccanti è quando la cantante racconta: "Desideravo un papà che mi volesse bene per quella che ero, invece era freddo, sconsiderato e cattivo con me". Per la Spears il padre si è trasformato nel peggiore degli aguzzini ("Lui stesso era stato maltrattato per anni da suo padre") costretta a subirne la custodia, anni dopo, contro la sua volontà.

Justin Timberlake e l'aborto

Tra i racconti più esplosivi della biografia c'è la rivelazione fatta sulla sua storia d'amore con Justin Timberlake. I due artisti sono stati insieme dal 1999 al 2002 e sui motivi della rottura non si è mai saputo nulla. Oggi a vent'anni di distanza, Britney Spears ha svelato di essere rimasta incinta del cantante nel 2000, quando aveva 19 anni e era all'apice della carriera, ma di avere abortito spinta dall'ex. "Lo avrei tenuto ma per Justin diventare padre era assolutamente fuori discussione", ha confessato lei, parlando dei drammatici momenti vissuti a causa dell'aborto provocato da un mix di pillole: "Ore passate a urlare e singhiozzare sul pavimento del bagno aggrappata al wc". Nel libro Britney ha raccontato che Justin in quei momenti la confortava suonando la chitarra e da quel drammatico episodio sarebbe nata la hit "Cry Me a River", uscita nel 2002, quando la coppia si lasciò.

Kevin Federline e la depressione post-partum

Nel suo libro c'è spazio anche per l'ex marito Kevin Federline conosciuto un anno dopo la rottura con Timberlake e sposato nel 2004. Anni bellissimi che si sono trasformati in tragedia dopo la nascita dei figli a causa della depressione post-partum. "Mi impediva di vedere i miei bambini piccoli", ha rivelato la popstar parlando di quegli anni come dei più difficili. Era il 2007 e in preda a una crisi isterica Britney si rasò i capelli e andò a casa dell'ex marito per scongiurarlo di farle vedere i figli mentre i paparazzi documentavano lo strazio con foto e video: "Ero umiliata, violata, indifesa, braccata. Nessuno sembrava capire che ero andata fuori di testa dal dolore". Anni ai quali sono seguiti ricoveri in centri di salute mentale nei quale, ha confessato la cantante, "sono stata curata con il litio".

Gli anni della custodia legale

In "The woman in me", la popstar ha affrontato anche il doloroso capitolo della custodia legale del padre. "Ero diventata una bambina-robot. La custodia legale mi aveva privato del mio essere donna. Mi aveva privato della libertà. Più che una persona sul palcoscenico, ero diventata una entità", ha confessato la Spears parlando dei tredici anni trascorsi sotto il controllo del padre, che le diceva cosa poteva bere, mangiare e fare, cioè continuare a esibirsi per guadagnare milioni. E i figli, James e Sean, venivano usati per ricattarla: "La mia libertà in cambio di poter dormire con i miei figli: uno scambio che ero disposta al fare". Dopo essersi liberata della custodia del padre Jamie, Britney Spears oggi si sente "finalmente libera di parlare di me e raccontare la mia storia senza conseguenze".

Per lei il tempo di vivere è adesso con gli eccessi e le stranezze, alle quali ha abituato i suoi fan su Instagram: "Niente più complotti e niente più bugie. Sono io, finalmente in controllo del mio passato, del mio presente e del mio futuro".

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