A un mese dall'intervento chirurgico al cuore Luca Tommassini rompe il silenzio. Il 2024 è stato un anno molto difficile per il coreografo che a dicembre è stato vittima di un furto nella sua abitazione, ha visto bruciare la sua vecchia casa di Los Angeles e si è sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cuore, del quale ha parlato sulle pagine del Corriere. "Lavoro senza sosta da quando ho 11 anni ma compiuti i 50 anni invece di rallentare ho aumentato le sfide", ha raccontato Tommassini, che negli ultimi due anni ha lavorato al fianco di Fiorello a "Viva Rai2!" e con Laura Pausini nel suo World tour. "A un certo punto ho iniziato ad avere degli scompensi psico-fisici piuttosto forti ma non potevo fermarmi".
L'intuizione di Fiorello
A suggerirgli di rallentare e pensare alla sua salute è stato Rosario Fiorello: "Un giorno mi mette la mano sul braccio, come fa lui, mi guarda e mi dice: "E' il cuore". Con Susanna, sua moglie con cui siamo molto legati, sappiamo che ci "prende". Poi Rosario mi ha detto: "Ti ho già prenotato un appuntamento con il mio cardiologo". E proprio quella visita con il professor Bruno al policlinico Gemelli, dove è stato operato, è stata cruciale: "Il dottor Piergiorgio è stato meraviglioso mi ha salvato". L'intervento è stato eseguito poco prima di Natale, ma il danzatore ne ha parlato pubblicamente sui social network solo a fine anno.
L'intervento e il Fentanyl
L'operazione chirurgica per ricostruire la valvola mitrale non è stata però una passeggiata. Sul petto Luca Tommassini porta i segni dell'intervento che gli ha salvato la vita, una profonda cicatrice che racconta molto ma non il dolore e la paura vissuti: "Quando mi hanno stubato ho provato un dolore infernale. Ero tutto "rotto" davanti. Piangevo e urlavo". Poi ha confessato: "Stavano per somministrarmi il Fentanyl, allora ho urlato ancora più forte: "Non datemelo! Ho sepolto troppi amici per il Fentanyl". Io stesso ne sono dovuto uscire dopo un'operazione a Los Angeles. Ne diventi subito dipendente".
Le droghe, il coming out
Nella lunga intervista Luca Tommassini ha parlato anche del suo passato. Della relazione con Heather Parisi, del figlio che avrebbe potuto avere con Madonna ("Nel '94 parlammo di avere un figlio insieme, mi propose di farlo con lei ma non accettai, volevo una famiglia") e della dipendenza dalle droghe sviluppata durante il primo tour fatto con Whitney Houston. "Fino a 21 anni sono stato un atleta sanissimo poi feci il tour mondiale di Whitney Houston. Lavorare con lei fu importante ma un inferno. Crack, cocaina, crystal meth: erano tutti sempre strafatti, più della metà sono morti.
Compresa lei", ha raccontato il coreografo, parlando anche della parte più intima della sua vita: "Ho amato uomini e donne. Non mi sento obbligato a fare nessun coming out. Io da quando sono piccolo lotto per essere libero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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