"Mi stavo disintossicando". Morgan chiede scusa ad Angelica Schiatti

Con una lunghissima intervista al Corriere della sera, Morgan ha fornito la sua personale ricostruzione dei fatti sulle accuse (gravi) a suo carico da parte dell'ex

"Mi stavo disintossicando". Morgan chiede scusa ad Angelica Schiatti

Per la prima volta dopo le accuse, Morgan ha deciso di parlare e di dare la sua versione sul caso di Angelica Schiatti, ora compagna del collega Calcutta. Le accuse nei suoi confronti sono pesanti, i reati contestati, tra i quali stalking, sono gravi, ma il cantautore ha una sua personalissima logica: "Non sono io quello lì, quello lì non piace neanche a me. Quella è la deformazione fatta da certi giornali e siti e tutti ci cascano. Perché?". Così ha dichiarato al Corriere della sera e a questa domanda ha anche una risposta: "Perché non si vede l’opera. Michel Foucault diceva che il matto e l’artista sono la stessa cosa. Fanno le stesse cose, dicono le stesse cose, qual è la differenza? L’artista ha l’opera. Se tu non fai vedere l’opera, allora, io sembro un matto".

Dice che serve capire il contesto di quello che che è accaduto, ma quel contesto non può essere reso pubblico perché, dice, "se lo dico, perdo il lavoro. Sono già il bersaglio perfetto, per me è finita". Le accuse ufficiali nel decreto del tribunale di Lecce sono stalking e diffamazione, ci sono le frasi orribili che il cantautore ha riferito a Schiatti ma mancano due delle accuse che hanno animato il dibattito pubblico delle ultime settimane attorno a Morgan, comprese quella per revenge porn e tentato sequestro di persona. Nel rinvio a giudizio non ci sono ma hanno riempito pagine di giornali e portato il cantautore alla rescissione di diversi contratti di lavoro importanti e remunerativi. Niente tv, niente etichetta discografica e niente concerti per lui, che è stato ripudiato anche da numerosi colleghi.

Schiatti, spiega Morgan, "dice che siamo stati insieme tre mesi, ma sono stati otto anni di affinità elettive in cui ci scrivevamo cinquecento messaggi al giorno". La loro relazione Morgan la descrive come quella di due persone "naturalmente felici in un costante processo di scambio, edificante, produttivo, creativo. Le parole si traducevano in testi, l’80 per cento delle canzoni che ho scritto parlavano di lei". Dice di aver fatto con lei una sorta di matrimonio, una "cerimonia comunista" in uno sgabuzzino della Rai celebrata da Sergio Staino. A febbraio 2020, poi, avrebbe chiesto ufficialmente la sua mano alla madre. A maggio, poi, la prima denuncia per stalking. A questo punto, al Corriere, Morgan spiega il suo contesto: "Avevo un problema serio di tossicodipendenza. Angelica mi diceva: lo risolviamo insieme, poi ci sposiamo e facciamo una famiglia".

Il cantautore dice di aver provato a disintossicarsi per lei facendo una "cura potentissima, quasi un elettroshock" ma nel frattempo lei se ne sarebbe andata: "Sono uscito dall’ospedale e mi ha bloccato su WhatsApp, non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati un fiume di parole, di scambio di anime". La giustificazione a quei messaggi, a quelle parole irriferibili, Morgan la trova in questo allontanamento perché, spiega, "nelle condizioni in cui ero, lo trovavo inspiegabile, spaventoso, era come se per lei fossi morto. Volevo solo capire perché si era trasformata in un giorno da amica a nemica". Non nega di averli scritti, dice che "li ho mandati in quel contesto. Non ero in me e c’era anche il lockdown e ormai una neonata che aveva bisogno di un padre". L'ex compagna di Morgan, che lui dice di aver lasciato per Angelica Schiatti, nel frattempo aveva, infatti, partorito.

"Provavo una rabbia ingiustificata, ero esasperato, svuotato di qualsiasi speranza. Mi sentivo in fin di vita psicologicamente ed emotivamente", prosegue nell'intervista fiume, durante la quale ha ammesso di non essere riuscito a disintossicarsi. "Dalla querela, ho scoperto che data l’inizio dello stalking al 17 aprile, quando le ho risposto che, se mi lasciava, mi toglievo la vita", dice ancora, spiegando che però quella era una richiesta d'aiuto. "Prima del ricovero, il 26 aprile, le mando 'il messaggio dolente', da cui, poi, ho tratto almeno venti canzoni", prosegue, spiegando che quella è "l'opera" che lo classifica come artista e non come matto. "Ma lei aveva preso il 'messaggio dolente' come una minaccia. Sapeva che ogni cosa che scrivo diventa una canzone, mi fa 'mi stai ricattando?'. Resto incredulo, scioccato. Le dico che è un atto d’amore, non una minaccia. Le chiedo di starmi accanto perché è un calvario", spiega ancora.

Ma dalle colonne del Corriere della sera chiede scusa pubblicamente a Schiatti: "Ero fuori di me. Le scuse private sono riuscito a fargliele su Instagram, il 25 aprile 2021". Nel corso dell'intervista, poi, ha dato le sue giustificazioni per le accuse di revenge porn e di tentato sequestro, per le quali il tribunale non ha proceduto nei suoi confronti. E ha anche spiegato la pubblicazione della foto della strada di casa di Schiatti recentemente, quando ha annunciato la querela a Selvaggia Lucarelli: "Serviva una foto e ci ho messo la più neutra che ho trovato: quella che mi aveva appena mandato un’amica".

Una versione verificata dal giornalista del Corriere al quale, al termine, dichiara di essersi disintossicato: "Dopo la batosta, lentamente, mi sono ripreso. Mi hanno salvato la musica e mia figlia". Ma ora si trova senza lavoro, senza musica e senza tv: "Mi sento come amputato".

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