Si apre un nuovo capitolo nello scandalo Epstein: il principe Andrea sarebbe pronto a difendersi dalle accuse di Virginia Giuffre con le unghie e con i denti, ma potrebbe aver sbagliato i tempi: l’accordo firmato nel 2022 con la sua accusatrice è sempre lì a ricordargli che pur di evitare una possibile condanna avrebbe pagato 12 milioni di sterline, lasciando l’opinione pubblica con il dubbio che possa avere qualcosa da nascondere.
Il principe non si dà per vinto
Il duca di York avrebbe intenzione di trascinare in tribunale Virginia Giuffre, la donna che lo ha accusato di averla molestata in tre occasioni nel 2001, quando aveva 17 anni. “Posso dirvi con certezza che il team del principe Andrea sta prendendo in considerazione opzioni legali”, ha detto un insider al Sun. Stando alle indiscrezioni il principe avrebbe in mano delle prove che potrebbero aiutarlo a riaprire la parte del caso Epstein che lo vede direttamente coinvolto. Sarebbe così sicuro di essere scagionato e di riuscire a riabilitare la sua immagine agli occhi del mondo da non temere di spendere 10 milioni di sterline, una parte dell’eredità lasciatagli dalla regina Elisabetta, per intraprendere una nuova battaglia legale.
Gli errori del duca di York
Finora la linea difensiva di Andrea è stata piuttosto altalenante: dalla catastrofica intervista concessa alla Bbc, nel novembre 2019 ai tentativi andati a vuoto per consegnargli la notifica della denuncia di Virginia Giuffre, nell’agosto 2021. Anche la “carta” del presunto disturbo da anidrosi, conseguenza di uno choc subìto dal principe durante la guerra nelle Falkland (1982), non sarebbe stata giocata fino in fondo. Avrebbe potuto smentire, o comunque, assestare un colpo abbastanza forte alle ricostruzioni della Giuffre, in particolare a quella di un ballo tra lei e un sudatissimo Andrea. Invece nel febbraio 2022 il duca di York scelse la via dell’indennizzo da 12 milioni di sterline, pur di evitare il processo. Un compromesso che ha lasciato pesanti ombre sulla sua reputazione, benché un insider abbia rivelato: “[Andrea] non ha mai voluto fare l’accordo e ha sempre insistito sul fatto di essere innocente”.
Due foto per scagionare il principe
Un possibile aiuto per il principe Andrea potrebbe arrivare da due fotografie: la prima è, paradossalmente, quella che ha contribuito a sorreggere il castello di accuse contro di lui e che lo immortala accanto a Virginia Giuffre e alla socialite Ghislaine Maxwell nell’appartamento di Belgravia di quest’ultima. La teoria che circola da anni, secondo la quale si tratterebbe di un fotomontaggio, è ora sostenuta anche dalla Maxwell, che dal carcere ha detto: “Non ho mai creduto neanche per un secondo che quella foto fosse vera…Sono certa che non lo sia. Non c’è mai stato un originale”. Il secondo scatto, fornito proprio dalla famiglia Maxwell, mostrerebbe che la vasca dell’appartamento di Belgravia, in cui sarebbero avvenute le violenze, “è troppo piccola per qualunque tipo di attività sessuale”, come sottolineato dal fratello di Ghislaine, Ian.
La vasca della discordia
Virginia Giuffre continua a sostenere che la fotografia con Andrea e Ghislaine sarebbe vera, mentre fonti a lei vicine, citate dal Guardian, definiscono lo scatto della vasca “un insulto” che “non prova nulla”. L’avvocato Lisa Bloom, che ha rappresentato le vittime di Epstein, ritiene la strategia di Andrea “disperata” e spiega: “La foto mostra che due persone…possono entrare nella vasca. Virginia ha detto che Andrea iniziò a giocare con i suoi piedi nella vasca. Lo scatto mostra che ciò è possibile. Virginia ha dichiarato che lei e Andrea si sono spostati in camera da letto, dove è avvenuto il rapporto sessuale. Niente nell’immagine lo smentisce. Invece di continuare ad attaccare le vittime, [la Maxwell] dovrebbe scusarsi per il dolore causato a così tante persone”.
Ne vale la pena?
Se anche Andrea riuscisse a dimostrare la sua innocenza, ciò non gli assicurerebbe un ritorno alla vita pubblica. Re Carlo e il principe William sarebbero decisi a tenere lo scomodo parente lontano dalle luci dei riflettori, soprattutto in vista dell’incoronazione di Sua Maestà, il 6 maggio 2023: “Il Re avrebbe sperato in una tranquilla preparazione all’incoronazione…non turbata da rumori esterni”, ha detto una fonte citata sempre dal Guardian, aggiungendo: “Anche se si vuole discutere sulle dimensioni della vasca, Andrea ha fatto un accordo” e “ha avuto un lungo rapporto con Epstein. Sono certo che [Carlo] vorrà continuare a considerarlo solo un membro privato della famiglia…”. Infatti il re avrebbe imposto al fratello di lasciare Buckingham Palace e di portarsi dietro pure gli orsacchiotti per cui coltiverebbe una vera e propria ossessione. La reputazione del duca di York sarebbe irrimediabilmente compromessa.
Il memoir di Virginia Giuffre
I guai per il principe (e per la royal family) non sarebbero ancora finiti. Virginia Giuffre avrebbe scritto un’autobiografia e sarebbe pronta a pubblicarla a maggio 2023, in concomitanza con l’incoronazione di re Carlo III.
Nella transazione extragiudiziale stipulata con il duca di York nel febbraio 2022 sarebbe stata inclusa una clausola che imponeva alla Giuffre il silenzio per un anno. La scadenza è ormai prossima: dal marzo 2023 Virginia potrà tornare a parlare dello scandalo Epstein e a far tremare Andrea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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