Carlo III, nel suo primo Natale da re, avrà il compito di perpetuare le tradizioni secolari tanto care a Elisabetta II, molte delle quali risalenti al periodo vittoriano. Senza la sovrana sarà un Natale diverso, più triste, ma le consuetudini ricostituiranno l’atmosfera intima, piena dei ricordi che la Regina ha creato e tramandato in quasi un secolo di vita.
Alberi e canti di Natale
Anche quest’anno la tradizione natalizia dei Windsor è stata rispettata: un albero di circa sei metri, decorato con più di tremila luci, è stato sistemato nella St. George’s Hall, un altro nella Crimson Drawing Room e un terzo da quattro metri nella Royal Dining Room di Holyroodhouse. Inoltre vi sono tre abeti che arrivano direttamente dai boschi di Windsor e vengono posizionati, ogni anno, ai lati e sulla scalinata della Marble Hall di Buckingham Palace, una tradizione inaugurata dalla regina Vittoria.Infine un altro si trova nella White Drawing Room. Fu il principe Alberto, marito di Vittoria, a far rivivere e a tramandare a Palazzo l’abitudine di decorare l’albero, come si faceva nel suo Paese natio, la Germania. Tuttavia questa usanza sarebbe nata in Estonia, dove la presenza di alberi di Natale è attestata dal Quattrocento. Ma c’è anche un precedente, benché sembri isolato: nel 1800, come spiega il biografo John Watkins, la regina Carlotta, moglie di Giorgio III, avrebbe fatto allestire un albero di Natale nella Queen’s Lodge. Inoltre l’8, il 9 e il 12 dicembre di ogni anno, si svolgono dei canti natalizi sotto l’albero della St. George’s Hall.
Biglietti d’auguri
Il Natale non può arrivare senza le classiche cartoline d’auguri della royal family. Anche in questa abitudine ci sarebbe lo zampino della reginaVittoriae del principe Alberto. Quest’anno il nuovo sovrano ha diffuso, tramite i consueti canali social, la foto della cartolina natalizia che lo ritrae insieme alla Regina consorte Camilla. L’immagine è stata scattata lo scorso 3 settembre ai Braemar Games, in Scozia. Si tratta di una celebrazione nazionale di balli e sport che si svolge in un villaggio a 60 miglia a ovest di Aberdeen. Carlo e Camilla sono stati immortalati pochi giorni prima della morte di Elisabetta II, ma questa foto è già entrata nella Storia come il primo scatto natalizio di re Carlo III.
Tutti a Sandringham per Natale (come da tradizione)
Quando era ancora viva la regina Elisabetta il viaggio in treno dalla King’s Lyon Station di Londra fino a Sandringham veniva annunciato da tutti i media britannici e l’eco arrivava in tutti i Paesi d’Europa. Di solito i membri della royal family arrivavano nella tenuta in ordine crescente di anzianità, per cui Carlo e Camilla erano gli ultimi a giungere a destinazione. Quest’anno, il primo senza la Regina, questa tradizione subirà un ovvio stravolgimento. Non è escluso che venga abbandonata del tutto in nome di una maggiore informalità, che dovrebbe essere la parola d’ordine del primo Natale da re di Carlo. Nell’era elisabettiana agli ospiti di Sandringham veniva dato il programma degli eventi e dei pasti durante le festività ed erano d’obbligo tre cambi d’abito al giorno e, per la cena della Vigilia, l’abito da sera per le signore e la cravatta nera per gli uomini. Queste tradizioni avrebbero maggior possibilità di rimanere intatte.
Scambi di regali e di pudding
Secondo un’altra tradizione tedesca importata dalla regina Vittoria e dal marito, la “Heiligabend Bescherung”, nella royal family i regali si scartano alle 18 del 24 dicembre, dopo il rito del tè. Gli inglesi, invece, hanno l’abitudine di scambiarsi doni il 25 dicembre. I pacchetti infiocchettati sono sistemati nella Red Drawing Room, su un tavolo coperto con un telo di lino bianco. Ciascun membro della famiglia ha una piccola porzione di tavolo sulla quale si trovano i suoi regali, delimitata da un biglietto con il suo nome. Da qualche anno, però, la tradizione avrebbe subìto qualche cambiamento. Infatti, nel 2019, durate il programma "A Berry Royal Christmas", Kate Middleton ha raccontato: “La tradizione della famiglia di William, ora, è quella di aprire un solo regalo alla Vigilia di Natale...”. Quindi gli altri pacchetti verrebbero scartati il 25. I Windsor non si regalano mai oggetti costosi, bensì piccole cose, pensierini divertenti e talvolta sopra le righe. Per esempio Kate Middleton regalò a Harry il kit in plastica: “Grow your own friend” (“Crea la tua fidanzata”), titolo eloquente, visto che all’epoca il duca era ancora single. La regina Elisabetta aveva l’abitudine di regalare allo staff 1500 Christmas pudding e 620 doni.
A messa alla St. Mary Magdalene
Il 25 dicembre, alle 9 ora inglese la royal family assiste alla tradizionale messa privata nella chiesa di St. Mary Magdalene, a Sandringham. La funzione pubblica, invece, si svolge alle 11, quando i Windsor compiono il consueto “walkabout”, ovvero la passeggiata in ordine gerarchico (che in inglese si chiama “pecking order”) tra la folla che li aspetta per poterli vedere da vicino. Le donne di casa Windsor devono obbligatoriamente indossare il cappello. A questo evento della consuetudine royal è legato un aneddoto interessante. Nel 1990 Lady Diana si presentò in chiesa con un abito in lana viola con quattro bottoni di stoffa. Era stupenda, ma la tonalità non si addiceva molto all’evento. In realtà, per la messa, la principessa avrebbe dovuto indossare un altro abito, riservando quello viola a un’occasione diversa, sempre durante le festività di quell’anno. All’ultimo, però, decise di invertire i vestiti, forse come ribellione alle regole reali e primo tentativo di ricerca di uno stile personale, che le appartenesse completamente.
Colazione e Pranzo di Natale
Nessuno può iniziare a mangiare prima del sovrano, nessuno può andare a dormire se Sua Maestà è ancora sveglio. Queste sono alcune delle regole del protocollo relative alle festività dei Windsor. Tutti i pasti che vengono serviti a Natale devono essere biologici e inglesi. La colazione del 25 dicembre è rigorosamente composta da salsiccia e bacon, ma solo gli uomini possono scendere in salone a gustarla. Per tradizione, infatti, le donne Windsor la consumano in camera. Durante il pranzo di Natale lo chef senior viene invitato nella stanza in cui la royal family sta pranzando per uno scambio di auguri con il re (o la Regina) e un brindisi con whisky. Di solito i bambini molto piccoli pranzano al piano superiore per non disturbare gli adulti. Alle 15 i Windsor si riunivano per assistere al discorso della Regina, ma pare che quest’anno, in nome di una minore formalità, questo rito verrà abbandonato.
Le tristi festività di Diana
C’è una consuetudine scherzosa e molto particolare nella royal family, che risale a Edoardo VII: tutti gli ospiti dei pranzi e delle cene natalizie di Sua Maestà devono pesarsi su una bilancia. Per dimostrare di aver gradito i pasti si dovrebbe aumentare di 3 libbre, cioè 1,3 chilogrammi. Per Lady Diana la bilancia dorata divenne un incubo.
I suoi problemi con il cibo non le consentivano di vedere quella tradizione per ciò che era, ovvero un gioco e sembra che la regina Elisabetta non l’abbia mai esonerata dal bizzarro rito. Per la principessa del Galles Sandringham era “soffocante” e la sua unica via d’uscita, come racconta l’ex chef Mc Grady, sarebbero state “le passeggiate da sola nel parco”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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