Non si placa la polemica su Enrico Montesano e sulla t-shirt della X Mas indossata durante le prove di Ballando con le stelle. La Rai ha deciso di allontanare l'attore, che era parte del cast dei concorrenti del programma del sabato sera del primo canale, nonostante l'attore abbia porto le sue scuse al pubblico e alla stessa Rai. Una decisione che era nell'aria, viste anche le polemiche politiche che si sono sollevate dopo la segnalazione di Selvaggia Lucarelli, che è tornata a commentare la questione, così come lo stesso Montesano, che ha dato mandato ai suoi avvocati.
"Nessuna ingenuità, la maglietta di Montesano è stato un atto volontario", ha detto la Lucarelli a Radio Capital. Il giudice del programma ha poi aggiunto: "Montesano ha scelto in piena consapevolezza di presentarsi in una sala prove piena di telecamere con quella maglietta. Se non era una provocazione era una dichiarazione di appartenenza a quel pensiero. Montesano è stato irrispettoso anche nei confronti di chi lavora al programma perché ha rischiato di far saltare altre teste oltre la sua". Parole taglienti quelle di Selvaggia Lucarelli, alle quali hanno fatto eco quelle del consigliere di amministrazione della Rai, Riccardo Laganà, che nelle scorse ore aveva chiesto provvedimenti: "Prendo atto della scelta dell'azienda nei confronti del signor Montesano. Ma la linea etica è maggiormente credibile quando si individuano e redarguiscono conduttrice, dirigenti e autori responsabili del controllo editoriale di un contenuto, oltretutto registrato".
Davanti al caos mediatico, Enrico Montesano ha dato "mandato all'avvocato Giorgio Assumma insieme al suo agente Settimio Colangelo di esaminare la situazione per tutelare al meglio la sua identità personale e la sua onorabilità". Ad annunciarlo è stato lo stesso attore, che sottolinea come la maglietta al centro delle polemiche "è stata vista dai rappresentanti della Rai sia durante le prove della sua prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, sia nel montaggio senza alcuna obiezione" e che il materiale montato "è stato ulteriormente esaminato" senza obiezioni sulla regolarità.
L'attore ha anche sottolineato come la t-shirt "è in vendita pubblica nei negozi italiani senza che alcuno abbia mai pensato trattarsi di uno strumento di propaganda
antidemocratica". E ci ha tenuto a ricordare di essere stato eletto in parlamento con uno schieramento di sinistra, "in linea con la sua fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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