Quella di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, è stata una doppia vita: nuotatore e campione italiano negli anni '50, poi attore di fama internazionale dagli anni 60'. La storia del gigante "burbero" nato a Napoli e diventato un mito del cinema italiano ha fatto il giro del mondo, come le sue pellicole western, e ancora oggi il suo nome è simbolo di italianità. Per oltre un decennio il suo successo è stato legato a quello del collega e amico Terence Hill conosciuto per caso sul set e diventato sua spalla in oltre diciotto pellicole. Sceneggiatore, produttore televisivo ma anche cantante e musicista (suo il testo di "Cleopatra" di Nico Fidenco e "Ogni sera" di Ornella Vanoni), la vita di Bud Spencer ha avuto tanti colori e sfaccettature, rendendolo una figura cardine della storia del cinema italiano.
Il nuoto, le Olimpiadi e il record italiano
A 16 anni, dopo avere girato il mondo con i genitori per motivi di lavoro, Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, tornò in Italia e entrò nella squadra della Lazio Nuoto. Era alto, magro e prestante ma soprattutto preparato atleticamente grazie alla passione per il pugilato e il rugby, e in vasca si mise subito in mostra. Nel 1950 entrò nella storia del nuoto italiano come primo atleta azzurro a essere sceso sotto il minuto nei 100 metri stile libero; record poi superato un anno dopo, quando Pedersoli migliorò ulteriormente il suo tempo scendendo a 58''9. Nella sua carriera da sportivo Bud Spencer ha collezionato ben sette titoli italiani e è diventato campione italiano nella staffetta, ma nel suo palmares ci sono anche due medaglie olimpiche ottenute a Londra '48 e Roma '60. È proprio grazie al suo fisico imponente e statuario forgiato dal nuoto, che venne notato da alcuni registi cinematografici che negli anni '50 gli offrirono alcune parti minori, che gli aprirono la strada verso il successo.
L'incontro con Terence Hill e il sodalizio di successo
La carriera di Carlo Pedersoli cambiò radicalmente con la pellicola "Dio perdona...io no!" del 1967 una delle tante della saga spaghetti-western. L'attore aveva già all'attivo sette film con ruoli di secondo piano, ma quando fu scelto per essere protagonista del film diretto da Giuseppe Colizzi la sua vita cambiò definitivamente. L'attore doveva girare "Dio perdona...io no!" al fianco di Peter Martell, un altro attore emergente dell'epoca, ma la sera prima di partire per Almeria - dove si sarebbe girato il film - l'uomo ebbe un incidente e si fratturò un piede. Il regista Colizzi si trovò a dover sostituire Martell in fretta e furia e scritturò così Mario Girotti, che in fatto di western aveva già una discreta esperienza.
Carlo e Mario si incontrarono sul set e Colizzi capì subito che la coppia avrebbe avuto un grande successo. "Da quel giorno ci siamo uniti e questa cosa è stata un miracolo. Il miracolo dell'unione di questi due personaggi. Non abbiamo mai litigato. Noi siamo stati i primi a dare vita al western comico", raccontò nel 2015 Bud Spencer parlando del primo incontro con l'amico e collega Terence Hill.
Il 1967 segna l'inizio di una grande ascesa cinematografica per la coppia formata da Terence Hill e Bud Spencer (che cambiarono nome proprio con la prima locandina "Dio perdona...io no!") e che in seguito girarono altre diciotto pellicole insieme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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