I punti chiave
Il 29 gennaio 2024 Kate Middleton è tornata nell’Adelaide Cottage di Windsor dopo quasi due settimane di degenza alla London Clinic e un intervento all’addome, avvenuto lo scorso 17 gennaio, sulla cui natura c’è ancora il più fitto mistero. Da giorni i tabloid fanno ipotesi, ma Kensington Palace continua a tacere, su espresso desiderio della principessa. Il suo arrivo in ospedale, come pure le dimissioni, sono avvenuti in sordina. La security ha riportato a casa Kate aggirando con notevole maestria i fotografi che da settimane circondano la clinica. Questo non fa che accrescere i dubbi sulle reali condizioni di salute della principessa, che ora dovrà rimanere a riposo per circa due mesi.
Una famiglia (quasi) come le altre
Kate Middleton e Carlo III sono tornati a casa, dopo aver trascorso, rispettivamente, tredici e tre giorni nella London Clinic. Prima di essere sottoposto alla “procedura correttiva” per la prostata ingrossata il Re ha fatto visita alla nuora. Non era mai accaduto che due membri tra i più importanti della Casa reale britannica si trovassero nello stesso momento nel medesimo ospedale e che uno si recasse a trovare l’altro. Evento più unico che raro è stata anche la presenza della regina Camilla, che ha accompagnato il marito in ospedale, gli è rimasta accanto durante l’intervento, è andata a fargli visita cinque volte in tre giorni e, infine, si è lasciata fotografare con lui all’uscita dalla clinica.
Di solito, infatti, i royal si recano in ospedale da soli, senza familiari al seguito. La visita a Kate e la coesione mostrata da Carlo e Camilla in un frangente simile rappresentano uno spartiacque tra la monarchia del passato e quella del futuro. Questi due particolari hanno messo in evidenza un fatto che tendiamo a dimenticare: prima ancora di essere una famiglia reale i Windsor sono una famiglia. Dietro le porte chiuse dei Palazzi hanno le stesse divergenze, la stessa unità, gli stessi problemi di una famiglia come tante altre.
I giorni che Kate e Carlo hanno trascorso in ospedale hanno riportato la Corona, in un certo senso, a una dimensione più umana, più terrena, più familiare. Paradossalmente anche il mistero sulle condizioni della principessa del Galles ha contribuito a focalizzare l’attenzione su questa diversa prospettiva.
Una sincronia casuale?
Il 17 e il 29 gennaio 2024 sono stati due giorni importanti nella storia della royal family, caratterizzati da una strana, forse casuale sincronia. Il 17 gennaio Buckingham Palace ha annunciato l’intervento di Carlo III circa un’ora e mezza dopo la nota ufficiale con cui Kensington Palace rivelava l’avvenuta operazione all’addome di Kate. Per molti si sarebbe trattato di una strategia studiata dai team reali per difendere la privacy della principessa. Prova ne sarebbero i due comunicati ufficiali, in netta antitesi tra loro: scarno e neutrale quello di Kate, più preciso nei dettagli quello del Re. Come se quest’ultimo avesse voluto fare da scudo alla nuora.
Nel giorno delle dimissioni di entrambi, lo scorso 29 gennaio, la dinamica si è ripetuta in modo molto simile: il sovrano e la principessa hanno lasciato la London Clinic a poche ore di distanza. Tuttavia, mentre Carlo e Camilla si sono lasciati fotografare all’ingresso dell’ospedale, Kate è andata via circondata dal suo mistero. Il Re potrebbe essersi mostrato in pubblico per la stessa ragione che lo avrebbe spinto a rivelare i dettagli del suo ricovero: proteggere la nuora, garantirle la discrezione di cui ha bisogno. Un ulteriore gesto che mostra l’essenza della famiglia capace, quando necessario, di fare quadrato attorno ai suoi membri.
Dal 17 gennaio 2024, poi, Kensington Palace non ha più fornito aggiornamenti sulla salute della principessa del Galles.
Il diritto legittimo di rimanere nell’ombra in questo momento delicato non è e non può essere in discussione. Tutta l’incertezza che la circonda non è tranquillizzante, per la verità, ma non rende Kate meno vicina alla gente. Al contrario, ne fa intuire tutta la fragilità umana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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