I punti chiave
Harry e Meghan sono caduti di nuovo nella più grande contraddizione della loro vita Oltreoceano: usare, ma qualcuno direbbe sfruttare, il loro titolo e il background reale del principe dopo quattro anni di invettive contro la Corona britannica. I duchi, infatti, hanno appena lanciato il loro nuovo sito, avendo cura di far risaltare il loro titolo e il loro stemma reale. Dopo la Megxit, però, la coppia non avrebbe più il diritto di fregiarsi dei simboli legati alla royal family.
Il nuovo sito di Harry e Meghan
Si chiama “Sussex.com” il nuovo sito web di Harry e Meghan. I duchi sono ufficialmente tornati online con uno spazio tutto loro, segno evidente della volontà di riconquistare la popolarità perduta, di reinventarsi dopo un periodo difficile, segnato dalla rescissione del contratto con Spotify. Per il momento sul portale ci sono solo le pagine dedicate alle biografie di Harry e Meghan e alle news sul loro lavoro, ma rappresentano comunque degli elementi molto interessanti da cui partire per cercare di capire in che modo la coppia intenderebbe voltare pagina.
Meghan Markle si definisce “una femminista...paladina dei diritti umani e dell’uguaglianza di genere”, ma “spera” anche “di essere una motivatrice per un cambiamento positivo”. Nella biografia la duchessa ricorda anche la creazione del blog “The Tig”, chiuso dopo il fidanzamento con Harry e finora mai riaperto, sebbene ciclicamente i tabloid riportino la notiza di una sua possibile “rinascita”. Il principe, invece, ha dedicato ampio spazio alla sua carriera militare e ai patronati, riconoscendosi nella definizione di “filantropo, veterano militare, sostenitore della salute mentale e attivista ambientale”.
Ha anche ricordato il suo ruolo nel consiglio di “African Parks”, la charity che si occupa di salvaguardare la natura in Africa e che recentemente è stata coinvolta nello scandalo dei ranger che avrebbero perpetrato abusi sulla popolazione Baka del Congo. A scatenare le polemiche, però, non sono state le biografie dei duchi, bensì il nome del sito e un dettaglio grafico che proprio non poteva passare inosservato.
Il titolo e lo stemma
Il nome del sito richiama il titolo di Harry e Meghan, ma non è nemmeno il riferimento più evidente. Il primo dettaglio che cattura l'attenzione nella home page è lo stemma reale, riproposto anche nelle pagine dedicate alla biografia dei duchi. Impossibile non notare anche i titoli nobiliari che accompagnano i loro nomi: “Il Duca di Sussex” e “La Duchessa di Sussex”. Dettagli che stonano parecchio con le accuse rivolte dai due alla royal family negli ultimi quattro anni. Harry e Meghan hanno accusato la Corona di razzismo, lanciato invettive contro l’erede al trono, raccontato le presunte debolezze di Carlo come padre e come uomo, descritto la corte come un ambiente tossico e asfissiante, dove non ci sarebbe stato posto per loro. Eppure continuano a usare i titoli legati a quell’ambiente che tanto detesterebbero.
Non solo: i detrattori della coppia ricordano che dopo la Megxit la regina Elisabetta vietò ai duchi di usare i titoli e gli stemmi. Tuttavia la defunta sovrana avrebbe espressamente proibito solo l’uso del marchio “Sussex Royal” per scopi commerciali, poiché secondo le indiscrezioni dell'epoca Harry e Meghan avrebbero voluto sfruttare questo brand per una linea di merchandising. In particolare la monarca avrebbe contestato la presenza della parola "royal". I duchi risposero con un comunicato molto discutibile in cui puntualizzarono: "Non vi è alcuna giurisdizione da parte della Monarchia o del Gabinetto sull’uso della parola ‘royal’".
Nel nuovo sito Harry e Meghan non hanno inserito questo termine e a prima vista sembra che non abbiano intenzione di servirsi del loro spazio virtuale (e, di riflesso, dei titoli) per far soldi. Non in modo diretto, almeno. In linea teorica, dunque, non starebbero violando l’imposizione della Regina. Diverso potrebbe essere il caso dello stemma, visto che i duchi non hanno più un ruolo attivo nella royal family.
Altro particolare degno di nota: nel sito viene proposto solo lo stemma che Meghan ha ricevuto dopo il matrimonio con Harry, ma non lo stemma congiunto della coppia: vediamo, infatti, la creazione studiata dalla duchessa e dal College of Arms con lo sfondo blu che ricorda l’Oceano Pacifico che bagna la costa della California, due raggi dorati emblema del sole di Los Angeles, la città natale di Meghan e tre penne d’oca che simboleggiano il potere della parola, ma anche della scrittura (secondo riferimento al blog "The Tig").
L’apparente stranezza potrebbe avere una spiegazione molto semplice: il Palazzo reale non ha mai rivelato la versione congiunta dello stemma nobiliare (in questo caso, ricorda il People, di solito i tempi non sono brevi: lo stemma congiunto dei principi di Galles, per esempio, venne mostrato due anni dopo il loro matrimonio e, a ben pensarci, i Sussex hanno lasciato la corte britannica neanche due anni dopo le loro nozze). Inoltre, come da tradizione, lo stemma di Meghan “incorpora” quello di Harry: il lato destro dell’emblema rappresenta la duchessa, quello sinistro il principe.
L'incoerenza dei Sussex, comunque, potrebbe irritare non poco Re Carlo III. Tuttavia non è affatto detto, come ipotizzano i tabloid, che Sua Maestà approfitti delle contraddizioni presenti nel sito per decidere di togliere i titoli al figlio e alla nuora.
Il procedimento sarebbe lungo, complesso e in questo momento il sovrano ha bisogno di tutte le sue energie per combattere il tumore. In ogni caso la situazione dimostrerebbe, ancora una volta, che Harry e Meghan non sarebbero capaci di costruirsi una vita e una carriera lontano dalla royal family.
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