Peruzzi sconfitto soltanto per colpa degli assenteisti

Caro dottor Lussana, mi permetto di non condividere il suo fondo di ieri, relativo alle elezioni comunali in Liguria, in particolare per quanto riguarda il Comune di Bogliasco. Ero candidato nella lista «Peruzzi per la gente» e non ho trovato nulla di impossibile per un settantottenne scontrarsi con un trentacinquenne. La nostra politica è ricolma di ultraottantenni che in piena lucidità, da una parte e dell'altra degli schieramenti, compiono degnamente il loro lavoro. Il fatto che Peruzzi a Bogliasco potesse fare ancora molto lo dimostrano i 1160 voti ottenuti. Se consideriamo che almeno un migliaio di cittadini non ha partecipato al voto (su più di quattromila) e ben sapendo che i più restii ad andare a votare sono sempre gli elettori di centro destra, la piccola differenza di 190 voti che separa l'Unione dalla Lista Peruzzi è presto colmata. Va pertanto individuata soltanto nell'assenteismo di tanti bogliaschini la sconfitta di Peruzzi, che non si traduce per forza in un successo dell'Unione. A quelli che a Bogliasco, come in tutta Italia, non si sono recati a votare, vorrei ricordare che è troppo facile il «mugugno» senza poi esercitare quello che è un loro sacrosanto dovere, prima ancora che un diritto.

Grazie a loro abbiamo consegnato il paese ai post-para-ex comunisti (che rappresentano 1350 elettori, meno del 30 per cento degli aventi diritto al voto) e a qualche comunista doc che dopo cinquant'anni tornerà a governare Bogliasco.

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