Uno stanziamento di circa due miliardi di euro per realizzare 304 opere, la maggior parte ereditate dal passato e solo 50 nuovi interventi. É quanto previsto nel Piano triennale delle opere pubbliche per il 2025, il Pto che viene da sempre definito il «libro dei sogni» delle giunte che si alternano in Comune perchè contiene un mare magnum di progetti, e col tempo in base alle risorse reali si scelgono le priorità. E ieri in Commissione l'assessore al Patrimonio Emmanuel Conte e il dirigente di settore hano confermato che buona parte delle risorse saranno utilizzate per manutenzioni stradali e del patrimonio di edilizia popolare. Gli investimenti per area di intervento: il 9% alla Casa, il 31,5% alla Mobilità, il 34,6% all'area Tecnica e Arredo urbano, il resto su Verde, Ambiente, Rigenerazione urbana.
Nel Piano i progetti sono catalogati secondo livelli di minima, media o massima priorità. Di «media» priorità ad esempio i 3 milioni di euro previsti per rimuovere il pavè dalla strade, un progetto su cui il sindaco vorrebbe spingere, come ha riferito giorni fa l'assessorato alla Mobilità. Idem la costruzione di una passerella ciclopedonale a scavalco ella Martesana per colegare il parco Adriano e via Idro (750mila euro per il 2025), la riqualificazione e rifunzionalizzazione del cavalcavia Bussa.
Priorità «minima» per il progetto di un parcheggio pubblico in via Manin o di un parcheggio di interscambio a Rho Fiera, per il centro civico e il padiglione dell'infanzia alla Biblioteca degli alberi. E nel «libro dei sogni» sopravvive, almeno sulla carta, quello tanto caro al sindaco (nella foto) di riaprire parte dei Navigli interrati.
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