La pubblicazione del Pgt era prevista per domani: 27 giugno. «Questo sapevamo noi e questo sapeva Milano» fa presente Manfredi Palmeri, ex presidente del consiglio comunale e ora unico rappresentante nell'opposizione del Terzo polo. Si tratta, sottolinea, «di un documento di competenza dell'aula, che l'ha approvato il 4 febbraio dopo averlo adottato il 14 luglio dello scorso anno: se sono intervenute variazioni sull'iter amministrativo, queste devono quindi essere formalizzate in modo adeguato e di queste devono essere resi edotti tempestivamente i consiglieri». Il finiano Palmeri solleva il caso dopo l'intenzione espressa dal neo assessore all'Urbanistica Ada De Cesaris di rivedere il Piano di governo del territorio ereditato dalla giunta Moratti per esaminare le osservazioni dei cittadini. «Chiedo un'informativa dell'assessore De Cesaris - attacca Palmeri - basata anche sugli elementi giuridici, poi ciascuno assumerà una posizione sul percorso ipotizzato dalla giunta: si potrebbe comunicare all'Aula già nella seduta di domani e dopo le sue dichiarazioni ogni gruppo può intervenire per 5 minuti, perché è adesso opportuno ascoltare formalmente le diverse componenti dell'assemblea». Si è detto «d'accordo nel merito che l'analisi delle osservazioni è un tema dirimente e non sono stato di certo un sostenitore di come è stato gestito il Pgt nella sua parte finale, ma questo non esime chi la pensa come me a ricostruire in termini di metodo il contesto formale in cui affrontarlo, a partire dall'esatto stadio dell'iter del provvedimento e dei ricorsi ad esso».
Ma Palazzo Marino si difende: «Non c'è alcun atto ufficiale che indichi la data di domani come data in cui deve essere pubblicato il Pgt. Si trattava di supposizioni fatte dall'ex sindaco Letizia Moratti e riprese oggi dal consigliere Palmeri». Il chiarimento è rinviato (comunque) in aula.
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