Trasformare il vecchio carcere di Desio in un bel ristorante, in un luogo «devasione». Alla proposta del Comune si è fatta avanti una società che ha già presentato il progetto di riqualificazione. Dunque, per qualcuno aprire «La Galera» è una bellidea, unidea vincente. Il carcere, secondo gli esperti culinari, si presta a richiamare compagnie di ragazzi ed anche coppiette alla ricerca di una cenetta a lume di candela. Pensate che lex penitenziario dispone, ovvio, anche di uno spazio per sistemare le tavolate allaria aperta. Dopo un primo bando andato a vuoto nel 2004 adesso lipotesi avanzata dellamministrazione comunale non è caduta nel vuoto. In ogni caso per trasformare la struttura penitenziaria in un ristorante alla moda occorrono parecchi soldi, ma stavolta un operatore del settore ha scorto laffare.
«Abbiamo visto il progetto ed il plastico - conferma Giampiero Mariani sindaco di Desio -. Posso confermare, che siamo soddisfatti di come la società, che si è aggiudicata lasta, intende procedere». I lavori possono partire. Oltre al ristorante da cento posti a sedere, saranno ricavati un bar spazi destinati ad eventi per i giovani, un fastoso giardino, coperto alloccorrenza da una tensostruttura. Il contratto è di dodici anni. Mille euro al mese finiranno nelle casse del Comune per il primo anno fino a raggiungere la cifra definitiva di trentamila euro.
Del resto il carcere di Desio realizzato nel 1961, è stato per parecchi anni un luogo di svago. Come ebbero modo di scoprire nel 1984 i carabinieri locali che trovarono i reclusi a pasteggiare a ostriche e champagne, in compagnia di belle donne.
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