Chiusura di seduta in rialzo ma sotto i massimi per Piazza Affari, che ha risentito nella parte finale dell'andamento incerto di Wall Street. L'indice Ftse Mib registra così un progresso dello 0,54%, mentre l'All Share sale dello 0,57%. In crescita anche gli scambi, a 2,2 miliardi di euro di controvalore.
La Borsa di Milano ha inanellato il quarto rialzo consecutivo, in una giornata contraddistinta da un avvio convulso, con diverse oscillazioni della quota. A metà seduta il quadro si è stabilizzato, dopo la trimestrale positiva di Jp Morgan, con il Ftse Mib che si è spinto fino a un massimo del +1,2%, cedendo poi qualcosa nel pomeriggio dopo l'avvio guardingo del Nyse.
In grande evidenza Fiat (+4,09%) dopo un report positivo di Bank of America che ha confermato il «buy» e aumentato il prezzo obiettivo: il titolo ha continuato a risentire positivamente dei dati sulle immatricolazioni auto in Europa, rese note ieri, che vedono il gruppo aumentare la quota di mercato.
Tra le banche Intesa sale dell'1,06%, Monte Paschi dell'1,2%, Unicredit solo dello 0,49% dopo che in mattinata aveva comunicato un aggiornamento del core Tier 1, aumentato di 31 punti base in seguito al ricalcolo del patrimonio. Debole invece Banco Popolare (-3,48%) danneggiato dalla prospettiva di un ingente aumento di capitale della controllata Italease.
Nell'energia, debole Enel (-0,87%), Eni guadagna lo 0,84%, bene A2A (+2,81%). Positive le tlc, con Telecom +1,01%, e strappo di Tiscali a 7,14%. St cede l'1,90% risentendo della trimestrale Nokia, sale Prysmian (+2,66%).
Tra le altre blue chip, Autogrill sale del 2,64% dopo il rinnovo di una concessione aeroportuale negli Usa. Debole Buzzi (-2,04%)
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