Picchia la madre nel giorno della Festa

Picchia la madre, nel giorno della festa della mamma. È accaduto l’altra sera, poco dopo la mezzanotte, a Lissone. Il giovane, 25 anni, sfaccendato, celibe, si rivolge alla donna che lo ha messo al mondo con il suo solito fare da bullo. Vuole soldi per andare a divertirsi. La donna, che vive in una modesta ma allo stesso tempo dignitosa palazzina, non naviga nell’oro. Tira la fine del mese grazie a qualche lavoretto saltuario. Eppure, prende il borsellino e sgancia 150 euro. Il figlio sembra soddisfatto. È solo un’illusione.
Comincia ad urlare come un pazzo. Insulta la madre: la copre di offese e ingiurie. Pretende altro denaro. Deve spendere. Fare la notte alla grande. Stanca di pagare sotto ricatto delle minacce, esasperata dall’ennesima richiesta, la mamma si ribella. «Basta. Devi smetterla di sperperare soldi in questo modo». Non l’avesse mai detto. Al venticinquenne dal sangue bollente salta la mosca al naso. Si scatena. Tira fuori il peggio di sé. E fa il regalo alla mamma. A modo suo.
Comincia a picchiarla con pugni, calci e schiaffi. La povera donna, 58 anni, è terrorizzata: perde sangue e crolla sul pavimento. Implora aiuto. Chiede soccorsi. Urla dal dolore. Qualcuno sente e avverte la centrale operativa dei carabinieri di Desio. Sul posto, in via Valle, arriva una gazzella della stazione di Lissone. Il giovane, forse ubriaco, non si ribella. È bloccato e trasferito in caserma dai militari del capitano Cataldo Pantaleo. Sul verbale il maresciallo lo incrimina per lesioni aggravate ed estorsione. Dopo la notte trascorsa in camera di sicurezza è trasferito in una cella del carcere di Monza. Altre volte aveva «spillato» soldi alla donna. Ieri l’ha combinata grossa. Intanto volano in via Valle i volontari della Croce rossa. Fanno presto. Caricano la donna sull’ambulanza che parte verso il pronto soccorso del San Gerardo di Monza. I dottori la giudicano guaribile in venticinque giorni, salvo complicazioni.

Ha escoriazioni, ecchimosi e ferite in diverse parti del corpo. Per la povera mamma, una festa davvero molto triste. Picchiata a sangue dal figlio: sicuramente una bruttissima avventura. Proprio nel giorno della sua festa. Difficile, forse impossibile da dimenticare.

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