«La terza Armenia. Viaggio nel Caucaso post-sovietico» è lultimo libro di Pietro Kuciukian, il medico chirurgo e scrittore, figlio di un sopravvissuto al genocidio del 1915, che già in passato ci ha regalato pagine indimenticabili sul massacro e sullidentità degli armeni, un popolo che nel corso dei secoli ha prodotto arte, civiltà e cultura. (Guerini e Associati; pagg. 186; euro 18, con la presentazione di Guido Olimpio). Personaggio eclettico e sempre in movimento, Kuciukian indaga il popolo a cui appartiene e la cui identità, come scrive nella prefazione, non si è fondata su una territorialità stabile bensì su unappartenenza culturale che si è espressa nelladesione al cristianesimo delle origini, nella lingua scritta e nella conquista dei diritti umani e civili. Kuciukian fa parte di quella tipologia di scrittori irrequieti, dominati dalla brama/ossessione di conoscere, capire, indagare. Un peregrinare, il suo, che si confronta con quello del Cavaliere Jean Chardin che nel Seicento viaggiava da Parigi alla Persia; un confronto che fa emergere mutamenti e permanenze, evidenziando perdite e conquiste.
Per raccontare lArmenia odierna, Kuciukian ha scelto il viaggio on the road, a bordo di una motocicletta. Insieme a lui la moglie Annamaria con uno zaino sulla schiena e dentro solo lessenziale. Ed così, dormendo negli alberghi, nei motel e nelle camere daffitto che la coppia attraversa dallalba allimbrunire luoghi, città e paesi dimenticati catturando emozioni, bellezze naturali, usi, costumi, mentalità, tradizioni, religioni e miti di unArmenia inedita e sconosciuta. Il viaggio si snoda attraverso città e terre glaciali, minoranze armene e azere, tra passato e presente, in una cascata di impressioni accompagnate dal rigore meticoloso del cronista attento ai fatti; notizie e stati danimo che si riversano nel libro, un racconto straordinario che parla anche degli abitanti del Giavakh, quella regione che lautore chiama «Terza Armenia», a indicare la condizione di minoranza senza pari diritti che ancora una volta vede gli armeni che si trovano a vivere nella loro storia tormentata.
Non a caso in questa terra di frontiera, le categorie della geopolitica sono insufficienti a districare il groviglio di conflitti latenti che serpeggiano nella difficile realtà dellera post sovietica.
www.marinagersony.com
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.