Pirandello mette sotto sopra il teatro

Il 10 maggio 1921 salivano per la prima volta sul palco del teatro Valle. Questa sera torneranno in scena, in un contesto «adatto» alla stagione: il giardino della basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino: sono i Sei personaggi in cerca d’autore, figure tra le più inquiete e memorabili del teatro moderno, scaturite dalla penna di Luigi Pirandello nel 1922. Nell’ambito della «Pirandelliana». A loro si alterneranno gli attori della compagnia della Contessa, vale a dire i protagonisti dell’incompiuta fatica del grande drammaturgo, I giganti della montagna (1937). Dopo Cosi è (se vi pare) e Il berretto a sonagli, proposti nel 2006, sono infatti i Sei personaggi e i Giganti le «colonne» che sorreggono la manifestazione di quest’anno, e sarà un mese di azione scenica che ci porterà a condividere lo sguardo di Pirandello, impietoso indagatore della condizione umana. E se gli spettacoli scelti l’estate scorsa illuminavano in particolare le ombre e le contraddizioni di ognuno di noi, con i Sei personaggi e I giganti Pirandello ci invita a riflettere sul «teatro nel teatro» e sul corto circuito tra vita e finzione. A vestire i panni dei complessi personaggi, che per il drammaturgo sono più autentici di quanti non stanno in platea, troviamo ancora una volta gli attori della compagnia La bottega delle maschere, con la regia di Marcello Amici. A giorni alterni interpreteranno la famiglia alla ricerca di un autore e gli «Scalognati» dei Giganti della montagna.

In fondo, i ruoli non cambiano: attori che sanno di essere creduti dallo spettatore, e che in effetti non sono mutevoli e diversi (uno, nessuno e centomila) come i comuni mortali, ma congelati in una forma eterna, come la Contessa che ha fatto della tragedia La favola del figlio cambiato la sua stessa esistenza.
Basilica di SS. Alessio all’Aventino, piazza Sant’Alessio 23. Fino al 5 agosto, lunedì esclusi.
Inizio spettacoli ore 21.15 (apertura botteghino alle 20). Info: 06.6620982-987.

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