Pirelli potrebbe valutare l'ipotesi di un proprio ingresso, meglio dire ritorno, nel mondo della Formula 1. Lo ha detto il presidente del gruppo della Bicocca, Marco Tronchetti Provera, a margine dell'assemblea dei soci di Pirelli, tenutasi oggi a Milano. «Se il mondo della Formula 1 cambia in quella direzione - ha spiegato - per noi può diventare un'ipotesi da valutare».
E di che cambiamento si tratti, lo si evince dalle condizioni suggerite da Tronchetti Provera per un possibile ritorno. Per esempio, l'ipotesi di portare a 18 pollici, dai 13 attuali, la misura dei pneumatici («È una cosa che noi chiediamo»), oltre all'opportunità, a suo avviso, che le Case automobilistiche, contrariamente a quanto succede oggi, «diano un riconoscimento economico per la fornitura dei pneumatici».
Pirelli, lo ricordiamo, era uscita dalla Formula 1 nel 1992, mentre Bridgestone, come noto, ha annunciato che uscirà alla fine di quest'anno. In ogni caso Tronchetti Provera ha spiegato che «non è una cosa che si potrà vedere a breve».
Il richiamo del presidente della Pirelli al fattore economico è chiaro e può essere così spiegato: per un costruttore di gomme, fornire polimeri per una stagiona costa, euro più euro meno, 50 milioni. Unico, vero, ritorno è la visibilità nel mondo, visibilità che gruppi come Pirelli, Michelin e Bridgestone hanno ampiamente acquisito.
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