«Pixie cut» per tutte le età Corti con frangia stile Audrey

L'alternativa è lisci e lucidi con la riga al centro Per la nuova stagione voglia di pettinature minimal

Margherita Tizzi

«La donna di questa stagione ha fiducia in se stessa ed è uno spirito libero. La sua bellezza e i suoi capelli riflettono il suo modo di essere. L'uso dei colori è acceso con sfumature di smeraldo e zaffiro sugli occhi, mentre i capelli sono perfettamente lisci e lucidi con la riga al centro della testa». Ebbene sì, come suggerito da Victoria Beckham, torna il super sleek tutto piastrato, tipico della cool girl degli anni '90. «Un look glossy, elegante e sontuoso, ma anche semplice e chic - racconta l'international session stylist Guido Palau, che, in collaborazione con ghd, ha creato le acconciature della sfilata primavera estate 2017 della stilista -. Oggi c'è voglia di pettinature minimal e moderne, di facile elaborazione. E in questo caso basta una piastra, come la platinum styler di ghd». Per distinguersi dalla massa, basta spostare la riga, da centrale a bassa e laterale, per dare carattere e movimento a un look troppo composto. Un'altra alternativa? La frangia, più corta al centro che si alluga verso i lati, perché mette in primo piano lo sguardo. Non solo. La frangia lunga, piena e mossa dà il massimo accanto al wavy bob o all'ob shag, uno dei tagli protagonisti dell'anno, come quello della modella Mica Arganaraz: scalato, spettinato e voluminoso, sfiora le spalle. E frangia sia anche per Balmain e Balenciaga, che in passerella, però, l'hanno proposta sul corto. «Oggi va di moda il pixie cut, un taglio molto versatile: sta bene alle donne di tutte le età», sottolinea Tiziano Rossi, chief trainer Jean Louis David. E il pixie stesso non ha età: «Amato dalla mitica Audrey Hepburn negli anni Cinquanta, fu tradotto in pixie tousled, a metà tra un caschetto e un folletto, da Twiggy». Oggi è spettinato, asimmetrico, con frangetta cortissima e rasature laterali, come quello sfoggiato da Robin Wright e Jennifer Lawrence. Non vi convince? «Negli anni Sessanta Jean Louis David propose il corto 4.7.7 dell'attrice Kim Novac, mentre nei primi anni Ottanta ha inventato il boule, reinterpretato da molti come il bob. Si tratta di un taglio rotondo e morbido sulla sommità della testa, che diventa più corto sulla nuca e ai lati, e che ogni stagione viene rivisitato - continua Rossi -. Infine, dagli anni Novanta, torna il corto alla garçonne di Winona Ryder, con la frangetta corta e sfilata. Noi l'abbiamo riproposto con sfumature in rilievo sulla parte alta della testa che esaltano la femminilità». E a proposito di sfumature, è il blorange il colore dei capelli del 2017. Un po' biondo miele (blonde), un po' arancione (orange), è il trend lanciato sui social da Giorgia May Jagger, anche se, in realtà, la modella aveva solo sbagliato una tinta. Poco male. Applicato su tutta la chioma è delicatamente scenico, ma è molto bello anche solo su alcune ciocche, per non stravolgere la tonalità naturale.

Come i dreadlocks, in italiano rasta, sdoganati in passerella prima da Vionnet poi da Marc Jacobs, e nelle campagne pubblicitarie da Chanel e Louis Vuitton, dove sono stati «indossati» rispettivamente da Willow Smith e Sasha Lane. I dreadlocks diventano ultra chic e tutte possono osarli, basta puntare su quelli finti da incorporare all'acconciatura, per trasgedire giusto il tempo di una sera.

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