A 55 anni esatti dal suo debutto italiano, avvenuto proprio all'Arena di Verona, Plácido Domingo (nella foto) guida un grande omaggio all'Anfiteatro e alla musica spagnola con cui è cresciuto e che ha contribuito a far conoscere nel mondo. Con lui, il soprano madrileno Saioa Hernández e il tenore messicano Arturo Chacón Cruz, entrambi già applauditi in Arena. Sono le grandi voci protagoniste della festosa Noche Española, in scena questa sera alle ore 21 e arricchita dalle danze della Compañia Antonio Gades. Nel golfo mistico, i brani più celebri e importanti della zarzuela, l'opera lirica spagnola, saranno eseguiti dall'Orchestra di Fondazione Arena diretta dal maestro valenciano Jordi Bernàcer. In programma venti brani, icone di oltre tre secoli di storia della zarzuela, patrimonio anch'esso candidato all'inserimento nella lista Unesco, e di cui Plácido Domingo è il più celebre e fervente ambasciatore. Le musiche e le storie di de Falla, Chapì, Sorozábal, Giménez, Moreno-Torroba, Albéniz, Turina prenderanno vita nel grande gala semi-scenico all'Arena di Verona con coreografie ideate per i solisti e dal ballo della Compañia Antonio Gades. Storie appassionate, melodie avvincenti per portare questa ricchezza d'arte e cultura nello stesso anfiteatro che ha celebrato l'inserimento del canto lirico nel patrimonio immateriale dell'umanità.
Domingo stesso, detentore di un repertorio sconfinato (oltre 150 ruoli) e di una delle discografie fra le più ampie della storia dell'opera, ha da sempre questa musica nel sangue, in quanto figlio d'arte.
I suoi genitori furono infatti grandi interpreti della zarzuela, lavorarono a stretto contatto con gli stessi compositori - soprattutto Moreno Torroba - e la portarono dalla Spagna in Messico e America Latina, al punto che la madre Pepita Embil, della quale ricorre tra una settimana il trentennale della scomparsa, è conosciuta come «La Reina de la Zarzuela». Domingo apre una settimana di opera all'Arena di Verona che prosegue domani con Aida nell'allestimento del 1913, poi il 23 con Carmen di Bizet e il 24 con il ritorno in Arena del Barbiere di Siviglia.
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