Il poggiolo più amato da chi ama il Grifone

Il poggiolo più amato da chi ama il Grifone

Per i genoani è diventato quasi un luogo di culto. Guai se non ci fosse il balcone rossoblù in Corso Sardegna. Andare allo stadio perderebbe metà del suo fascino. «La gente che passa, ormai è abituata a vederlo. Mi fermano anche per strada», racconta Marco Postiglione, «architetto» del poggiolo più amato dai tifosi del Grifo. Quando il Genoa gioca in casa, dal secondo piano del civico 38 di Corso Sardegna viene esposto un bandierone rossoblù di 5 metri per 7. Leggasi: trentacinquemetri quadrati. Mica bazzecole. «Me lo fece Dario Bianchi (uno dei capi della Fossa dei grifoni, esperto in coreografie n.d.r.) per festeggiare la promozione in serie B nel 2006. Il battesimo risale a Genoa-Monza. Questa bandiera è un'opera d'arte. Prima ne avevamo una più piccola di 4 per 4,5 metri realizzata sempre da Bianchi». L'effetto cromatico balza ancora più agli occhi nei derby, quando il poggiolo diventa un gran pavese rossoblù. Postiglione, presidente del Genoa club San Fruttuoso, ha le sue regole e ci tiene a ricordarle: «La bandiera si mette fuori solo quando il Genoa gioca a Marassi. Non mi sono mai permesso di esporre qualcosa di offensivo. Alla sera lo striscione viene tolto. Dal poggiolo non si risponde a nessuno». Nemmeno ai sampdoriani? «Nemmeno a loro. Quando la Samp vince, e capita spesso, i tifosi blucerchiati suonano il clacson qua sotto perché ormai mi riconoscono. Qualcuno grida qualche parolaccia, ma ci può stare. Per me il calcio è un gioco». Che attira anche i più piccoli: «È bello vedere i bambini col naso all'insù mentre osservano il nostro balcone. Magari qualcuno sarà diventato genoano per questo», ammicca il tifoso maestro di fair play. Da quattro anni, infatti, prima del derby organizza un party in casa sua con genoani e sampdoriani. Tutti insieme (quanti ci stanno) sul poggiolo di Corso Sardegna 38. Un'idea nata per caso e resa possibile dal fatto che ormai la stracittadina per esigenze televisive si gioca sempre alla sera, in anticipo o in posticipo. Il pomeriggio ci si incontra sul balcone per un aperitivo pre-derby rossoblucerchiato.
Il poggiolo di Corso Sardegna, a detta del suo proprietario, ormai è diventato come il mitico «Bar Beppe» di Borgo Incrociati luogo di ritrovo, un tempo, di molti tifosi sampdoriani. «Il titolare aveva fondato il club dei Fedelissimi. Ma da lui passavano anche i genoani e si respirava un clima da derby tutto l'anno». Possibile che i vicini non si siano mai lamentati del mega vessillo rossoblù? «Non pregiudico la vista a nessuno - assicura il presidente del Genoa club San Fruttuoso - Al piano di sopra e al piano di sotto ci sono solo uffici.

E adesso anche il mio vicino sampdoriano, quando il Doria gioca in casa, mette fuori la sua bandiera».
Una curiosità: il balcone di Corso Sardegna si può ammirare anche su internet grazie alla webcam installata dal Comune in piazza Giusti per controllare il traffico in tempo reale.

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