Bilancia commerciale in deficit a gennaio

I prezzi energetici e la crisi dell’auto hanno determinato la performance negativa. Non accadeva da ottobre 2023

Bilancia commerciale in deficit a gennaio
00:00 00:00

Il bilancio commerciale dell'Italia registra un saldo negativo a gennaio 2025, con un disavanzo di 264 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto al surplus di 2,495 miliardi di euro dello stesso mese del 2024. Questo dato si discosta significativamente dalle previsioni di mercato, che stimavano un surplus di oltre 5 miliardi di euro. L'ultimo mese in cui l'Italia ha registrato un disavanzo commerciale è stato ottobre 2023, con un saldo negativo di 1,056 miliardi di euro.

Dinamiche di export e import

Secondo i dati Istat, a gennaio 2025 le esportazioni sono aumentate su base congiunturale dello 0,6%, mentre le importazioni hanno segnato una crescita più marcata, pari al 3,2%. Su base annua, l'export è aumentato del 2,5% in valore ma si è ridotto del 2,6% in volume. L'import, invece, ha registrato un incremento tendenziale dell'8,8% in valore, con una crescita più accentuata per l’area extra-Ue (+18%) rispetto all’area Ue (+2,2%).

Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, sia export che import hanno segnato una crescita del 2,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

Deficit energetico e avanzo non energetico

Il deficit energetico si è ampliato a -4,693 miliardi di euro, rispetto ai -4,233 miliardi di un anno prima. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si è ridotto da 6,728 miliardi di gennaio 2024 a 4,428 miliardi di gennaio 2025.

I prezzi all'importazione sono aumentati dello 0,4% su base mensile e dell’1,4% su base annua (a dicembre 2024 l’incremento era stato dello 0,1%).

Settori trainanti e in difficoltà

Tra i settori che hanno maggiormente contribuito alla crescita dell’export si segnalano:

  • Farmaceutico e chimico-medicinale (+33,6%)
  • Alimentare, bevande e tabacco (+7,4%)
  • Metalli di base e prodotti in metallo (+6,4%)

Al contrario, le esportazioni sono diminuite nei seguenti comparti:

  • Autoveicoli (-15,8%)
  • Coke e prodotti petroliferi raffinati (-16,7%)
  • Articoli di abbigliamento (-9,2%)
  • Macchinari e apparecchi n.c.a. (-3,1%)
  • Articoli in pelle, escluso abbigliamento (-8,9%)

Partner commerciali: luci e ombre

I principali contributi positivi all’export provengono da:

  • Svizzera (+13,6%)
  • Stati Uniti (+6,2%)
  • Regno Unito (+12,1%)
  • Cechia (+30,8%)
  • Paesi OPEC (+10,5%)
  • Spagna (+4,8%)
  • Francia (+2,6%)

Di contro, la Cina ha registrato un calo significativo delle importazioni dall’Italia, con una flessione del 24,1%.

Implicazioni economiche

Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, gli Stati Uniti si confermano il primo partner commerciale dell’Italia, con un saldo positivo di 2,604 miliardi di euro a gennaio, seguiti dal Regno Unito (1,633 miliardi) e dalla Francia (1,311 miliardi). Tuttavia, i possibili dazi americani contro l’Europa potrebbero aggravare ulteriormente il deficit commerciale italiano, incidendo negativamente anche sui prezzi per i consumatori.

Infine, il rialzo dei prezzi dei

prodotti energetici e dei beni intermedi ha determinato un'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi all'importazione, influenzando il saldo commerciale in un contesto già reso complesso dall’inflazione in risalita.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica