Nel suo primo incontro con i direttori centrali e regionali, Vincenzo Carbone, nuovo direttore dell'Agenzia delle Entrate, ha delineato le principali linee guida per l'amministrazione fiscale nei prossimi anni. Al centro della sua visione, riporta Il Sole 24 Ore, la necessità di cambiare il rapporto tra fisco e contribuenti, puntando maggiormente sull'ascolto e sul confronto diretto con cittadini e imprese. Una visione che, secondo Carbone, dovrà accompagnarsi a un rafforzamento delle risorse umane e alla formazione continua degli operatori fiscali, con l'obiettivo di rispondere meglio alle esigenze del sistema economico.
La gestione della relazione tra fisco e contribuente, ha spiegato Carbone, deve partire da una maggiore consapevolezza del ruolo che ogni funzionario svolge, ricordando che anche loro, come cittadini, hanno sperimentato personalmente la pubblica amministrazione. "Se non rispondiamo prontamente e adeguatamente a una richiesta, o rimandiamo a un altro ufficio senza risolvere il problema, stiamo sprecando risorse e non rendiamo giustizia al nostro ruolo", ha sottolineato. Per il direttore, è fondamentale che l'Agenzia delle Entrate diventi un interlocutore più attento e pronto ad ascoltare i bisogni concreti di chi si interfaccia con il fisco.
Un altro punto cardine del suo discorso riguarda l'evasione fiscale, che non sempre è il risultato di volontà fraudolente, ma spesso è il frutto di incomprensioni o situazioni difficili da controllare. Carbone ha ribadito l'importanza di una "visita sul campo" per comprendere meglio le circostanze in cui si verificano le difficoltà. Inoltre, ha enfatizzato la necessità di restituire ai funzionari dell'Agenzia il riconoscimento della loro professionalità, per consentire loro di fare la differenza nel rapporto con i contribuenti. "Siamo professionisti che mettono a disposizione delle persone le nostre competenze", ha dichiarato.
Sul piano delle risorse umane, il numero di dipendenti altamente qualificati è destinato a crescere significativamente. I dirigenti sono già 405, quasi ai livelli di dieci anni fa, mentre il numero dei funzionari laureati toccherà nel 2025 il record di 26.450 unità, un dato che segna un importante passo avanti rispetto al passato. Carbone ha tuttavia sottolineato che non basta aumentare i numeri, ma occorre investire anche sulla qualità, con particolare attenzione alla preparazione giuridica del personale su tematiche cruciali come la crisi d'impresa, la riscossione e l'imposta di registro.
Un altro punto che Carbone ha voluto sottolineare è il rafforzamento della formazione su temi tecnico-tributari, ma anche su competenze trasversali come etica, trasparenza, cyber security e gestione della disabilità. La preparazione del personale, ha dichiarato, deve essere orientata a fornire servizi sempre più vicini alle esigenze dei contribuenti, con un focus anche su gestione del lavoro agile e scrittura amministrativa, essenziale per comunicare in modo chiaro ed efficace.
Per il futuro, il piano di assunzioni prevede l'indizione di concorsi per 3.550 nuovi funzionari e 62 dirigenti, con un particolare focus su figure destinate alla "cooperative compliance", un progetto che punta a creare una sezione autonoma all'interno dell'Agenzia. Carbone ha chiarito che l'obiettivo è costruire un ambiente di totale fiducia reciproca, dove i contribuenti possano fare completa disclosure senza il timore di essere sottoposti a controlli o sanzioni. "Vogliamo creare un luogo dove il professionista e il contribuente possano confrontarsi in un'ottica di massima fiducia", ha spiegato. La creazione di questa "casa" per la cooperative compliance sarà uno degli snodi cruciali della nuova visione fiscale.
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