Il mondo torna al Salone del Mobile, Giorgia Meloni: "Tuteleremo il marchio"

La presidente del Consiglio ha inaugurato la manifestazione e visitato gli stand annunciando iniziative del governo per difendere il sistema imprenditoriale, il made in Italy e valorizzare il patrimonio boschivo non utilizzato. Padiglioni affollati di visitatori e buyer italiani e stranieri con il ritorno dei cinesi

Il mondo torna al Salone del Mobile, Giorgia Meloni: "Tuteleremo il marchio"

“Finalmente il mondo è tornato a Milano per il Salone del Mobile e abbiamo buone notizie, siamo al 33% come prevendita di biglietti”, non ha nascosto la sua soddisfazione Maria Porro, presidente del Salone, nel giorno dell’inaugurazione della manifestazione più grande e importante al mondo dell’arredamento in Fiera Milano fino al 23 aprile con oltre 2000 espositori e un fiume di operatori professionali, buyer e visitatori che, fra una babele di lingue, hanno affollato i padiglioni fin dall’apertura dei cancelli senza soluzione di continuità.
"L'Italia è prima come Paese ovviamente ma è seguita a subito dopo da Germania e Cina, Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Usa, Paesi Bassi, Regno Unito. Abbiamo messo in fila - ha scandito Maria Porro - le parole Salone del Mobile, aprile, Milano e abbiamo guardato al futuro, alla qualità della fiera, dei prodotti e dei visitatori”.

Si respirava aria di ottimismo al taglio del nastro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a sottolineare l’importanza della manifestazione e del settore per l’economia italiana e per l’export, accolta da Maria Porro e dal presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin. Tra le autorità presenti anche il ministro al Turismo Daniela Santanchè, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali e l'assessore regionale a Turismo, Marketing territoriale e Moda, Barbara Mazzali.
Dopo la cerimonia d’inaugurazione la premier, accompagnata anche dalla sorella Arianna, ha fatto un giro di un'ora fra gli stand intrattenendosi negli spazi di Poliform, Porro e Flexform, fra strette di mano, selfie e battute con espositori e visitatori.

“Sono stata qui a tante edizioni e non potevo mancare alla mia prima edizione da presidente del Consiglio. Questa non è solo una vetrina straordinaria della eccellenza italiana di fronte al mondo, una fiera che racchiude molte delle questioni strategiche su cui il governo lavora” ha detto Giorgia Meloni. A partire dalla sostenibilità economica ed ecologica, temi “molto sentiti dalla filiera del legno arredo”. Obiettivi a cui il governo sta lavorando a partire “dalla difesa del sistema imprenditoriale italiano e dalla difesa del marchio con il ministero delle Imprese e Made in Italy e il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per disegnare una cornice che renda il settore indipendente, coniugando sostenibilità ambientale ed economica. È un processo lungo, ma l'obiettivo è chiaro: vogliamo puntare a una filiera del legno arredo cento per cento made in Italy".

La premier ha infatti sottolineato che l’Italia ha “un patrimonio boschivo non utilizzato se non in minima parte rispetto alla sua crescita annua e i nostri produttori non riescono in molti casi a utilizzarlo per mancanza di strategia commerciale per la solita burocrazia, così accade in molti casi che questo legno si compri all'estero e credo si possa fare qualcosa di più". E ul tema del marchio e del made in Italy, la presidente del Consiglio ha annunciato: “Nelle prossime settimane faremo un collegato alla manovra per valorizzare il marchio, una legge quadro che punti su tre pilastri: lotta senza quartiere a contraffazione e concorrenza sleale, strumenti finanziari per far crescere le Pmi nei settori dell'eccellenza e formazione e competenza".

Giorgia meloni visita stand salone del Mobile 2023

“Il Salone rappresenta e propone quanto di meglio sa fare l'Italia ed è anche lo specchio della Milano che funziona, non solo per sè ma per tutta la nostra nazione”, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala auspicando che “in modo inequivoco, si dia il giusto peso a chi rappresenta un modello per l'Italia e non solo”. Per il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il Salone “È un ritorno alla gioia vedere qui rappresentata una parte importantissima della nostra realtà economica, che riesce a fondere le attività di artigianato, innovazione, che è sempre più un punto di riferimento in tutto il mondo. Un successo importantissimo e garantito”.

Visitatori salone del Mobile

"Quest'anno il Sistema Fiera sta definitivamente uscendo dal periodo difficile, siamo vicini ai livelli di attività del 2019, segno che il peggio è ormai alle nostre spalle. Il nostro obiettivo è impegnarci ad andare oltre, perché la condizione di protagonista del mercato va conquistata ogni giorno - ha spiegato Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano -. Con noi c’è un un territorio formidabile che esprime competenze e progettualità e c'è intorno a noi un'Italia che può giocarsela sui mercati di tutto il mondo senza temere concorrenti . Il Salone del Mobile va proprio in questa direzione, è un esempio del saper fare italiano e di unicità a cui tutto il mondo guarda”.

Euroluce

Ha rivolto lo sguardo al futuro Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo: “Negli ultimi due anni siamo stati chiamati ad affrontare cambi repentini di scenario: il Covid prima e la guerra poi. Abbiamo dovuto leggere velocemente il presente per imboccare il futuro. Quindi alle tre F che ci rendono famosi nel mondo, Furniture, Food e Fashion, vorrei aggiungere proprio la F di futuro”.

Scenario declinato da Feltrin che riguarda il futuro del Salone “che quest’anno con Euroluce e il nuovo modello espositivo ha saputo guardare avanti, ha ridisegnato spazi e prospettive, provando a immaginare il Salone di domani”.
Il futuro della filiera, “che esce dal 2022 con +12,6%, ma deve fare ancora i conti con l’instabilità internazionale, l’inflazione che erode il potere d’acquisto delle famiglie e una possibile crisi bancaria che ci auguriamo rimanga solo un’ipotesi”. Il futuro delle aziende, “che rappresentano circa il 15% del manifatturiero italiano, 298mila addetti e 56,5 miliardi di fatturato, per il design siamo il primo Paese in Europa per numero di aziende, addetti e fatturato, davanti a Francia e Germania. Il futuro dei prodotti, “che realizziamo in maniera sempre più sostenibile, unendo rispetto dell’ambiente e competitività, utilizzo del legname nazionale e valorizzazione di economie locali e territori montani”. Il futuro del saper fare, “perché manca manodopera, specializzata e non e dobbiamo essere più attrattivi per i giovani, fare rete con il mondo dell’istruzione, creare opportunità, valorizzare Its e scuole professionali.

“Fra i compiti di una Federazione che ho l’onore di rappresentare, c’è proprio quello di provare a disegnare, insieme agli associati, il futuro del settore. Un compito non sempre facile. Anzi, ma avere qui il presidente del Consiglio e gran parte dei ministri, Ice, le istituzioni regionali e cittadine, Fiera Milano, gli imprenditori, la stampa e un pubblico che arriva da tutto il mondo, ci dice che non siamo soli a pensare a questo futuro”, ha concluso Claudio Feltrin, augurando “Buon Salone a tutti”.

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