Fisco, rimborsi Iva più rapidi e stretta sull’evasione

Nel piano del governo nel Dfp anche un intervento sul catasto

Fisco, rimborsi Iva più rapidi e stretta sull’evasione
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Nel nuovo Documento di programmazione economico-finanziaria, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e ora all’esame del Parlamento, il governo traccia la rotta delle politiche fiscali per i prossimi anni. Tra i punti salienti, spiccano il potenziamento della lotta all’evasione fiscale, l’accelerazione nei rimborsi Iva e un intervento straordinario sul catasto.

Uno degli strumenti chiave nella strategia anti-evasione sarà un nuovo indicatore aggregato, che terrà traccia dell'incremento delle entrate rispetto al 2024. L’obiettivo è misurare in modo puntuale l’efficacia delle iniziative intraprese, incluse quelle basate su tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l'interconnessione delle banche dati fiscali. Si punta così a un recupero aggiuntivo di circa 1,4 miliardi di euro entro il 2027, grazie anche all’invio di lettere di compliance e a controlli più mirati basati sull’analisi del rischio.

Il piano fiscale del governo si muove su due direttrici principali: da un lato, una collaborazione più stretta tra Fisco e cittadini per facilitare il rispetto delle regole; dall’altro, un rafforzamento dei controlli e delle sanzioni in caso di irregolarità. L’obiettivo è duplice: semplificare la vita dei contribuenti onesti e colpire più efficacemente chi tenta di sottrarsi agli obblighi.

Nel bilancio degli interventi anti-evasione rientra anche l’aumento del gettito derivante dalla cedolare secca sugli affitti brevi, che ha registrato oltre 800 milioni di euro in più tra il 2023 e il 2024, con un apporto significativo da parte delle piattaforme digitali come Airbnb e Booking, ora sostituti d’imposta.

In ambito Iva, l’esecutivo si propone di snellire le tempistiche per i rimborsi: entro il 2025 il termine massimo dovrebbe scendere sotto i 70 giorni, con un ulteriore miglioramento a 67 giorni previsto entro il 2027.

Infine, il documento rilancia l’impegno per aggiornare il catasto, in particolare con la mappatura delle proprietà non ancora registrate. L'Agenzia delle Entrate è già al lavoro per completare l'informazione catastale, anche attraverso l'invio di comunicazioni agli intestatari di immobili “fantasma”.

Per gli edifici oggetto di interventi edilizi incentivati, come il Superbonus, è previsto un aggiornamento dei valori catastali entro il 2028.

Il quadro si completa con i dati sul Concordato preventivo biennale, che ha raccolto l’adesione di circa 686.000 contribuenti, pari al 13% del potenziale target.

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