UpB, la manovra tiene i conti sotto controllo, occhio alla frenata del Pil

L'Ufficio parlamentare di Bilancio ha offero un quadro complesso della manovra 2025, sottolineando sia il fatto che sia in linea con gli obiettivi di consolidamento fiscale, sia i rischi per la crescita economica

UpB, la manovra tiene i conti sotto controllo, occhio alla frenata del Pil
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L’Ufficio parlamentare di Bilancio (UpB) ha offerto un quadro complesso e sfumato della manovra 2025. Da un lato, essa è in linea con gli obiettivi di consolidamento fiscale e prevede misure a sostegno delle famiglie e del Servizio sanitario nazionale. Dall’altro lato, l’UpB ha evidenziato i rischi per la crescita economica, le complessità della riforma fiscale e la necessità di un maggiore sostegno alle imprese.

Come sottolineato dalla presidente Lilia Cavallari durante l’audizione presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato, il quadro macroeconomico presenta segnali di rallentamento. «Gli ultimi dati congiunturali ci consegnano l’idea di un abbrivio della ripresa post-pandemica che sembrerebbe avviato al termine», ha affermato Cavallari. Questo scenario meno favorevole potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi di crescita fissati per il 2024 e il 2025.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla riforma fiscale. Secondo l’UpB, le nuove misure «aumentano le già ampie differenze nel trattamento fiscale delle diverse categorie di contribuenti». La compresenza di più strumenti per la riduzione del prelievo sul lavoro dipendente ha reso l’architettura fiscale «complessa e difficilmente intellegibile». Inoltre, l’UpB ha sottolineato la necessità di un approccio più organico alla razionalizzazione delle detrazioni e del quoziente familiare.

Nonostante la manovra sia in linea con gli obiettivi del Piano di Stabilità, l’UpB ha evidenziato alcune criticità. «L’attuazione piena della parte di delega fiscale che riguarda le imprese sembra ancora non avviata», ha affermato Cavallari. L’UpB ha espresso preoccupazione per la mancanza di un disegno ben delineato di una struttura fiscale che sostenga le imprese e promuova gli investimenti.

Per quanto riguarda la spesa sanitaria, l’UpB ha rilevato un incremento del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, ma ha sottolineato che il tasso di crescita resta

al di sotto di quello del PIL nominale programmatico. «La distanza tra l’andamento della spesa e del finanziamento del SSN genera il rischio di aumento del disavanzo dei Servizi sanitari regionali», ha avvertito Cavallari.

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