Accordo raggiunto al Congresso Usa: via libera agli aiuti per Ucraina e Israele

La Camera dei rappresentanti ha approvato entrambi i pacchetti. Soddisfazione espressa da Zelensky e dal segretario generale della Nato Stoltenberg. I provvedimenti passeranno al Senato a maggioranza democratica

Accordo raggiunto al Congresso Usa: via libera agli aiuti per Ucraina e Israele
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Lo stallo al Congresso di Washington si è sbloccato. Dopo mesi di rinvii e dibattiti, la Camera dei rappresentanti ha dato il via libera ai pacchetti di aiuti per Israele e Ucraina, pari rispettivamente a 26 e 61 miliardi di dollari. I fondi verranno utilizzati per supportare gli eserciti dei due Paesi e fornire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza e di altri Paesi come Haiti e Sudan. I provvedimenti devono ancora passare al vaglio del Senato, a maggioranza democratica.

"Oggi, i membri di entrambi i partiti alla Camera hanno votato per promuovere i nostri interessi di sicurezza nazionale e inviare un messaggio chiaro sul potere della leadership americana sulla scena mondiale", ha dichiarato in una nota il presidente Joe Biden. "In questo punto di svolta critico, si sono riuniti per rispondere alla chiamata della storia, approvando una legislazione sulla sicurezza nazionale urgentemente necessaria per la quale ho combattuto per mesi".

Per quanto riguarda lo Stato ebraico, il denaro sarà impiegato in particolare per rafforzare il sistema di difesa antiaereo, in particolare la Iron Dome. L’approvazione è arrivata nonostante le preoccupazioni della comunità internazionale per la situazione dei civili nella Striscia e, in particolare, per un possibile attacco delle Idf a Rafah. Nei mesi scorsi, l’amministrazione Biden ha più volte avvertito il premier Benjamin Netanyahu riguardo alla possibilità di sospendere il “supporto incondizionato” a Tel Aviv in caso di invasione della città al confine con l’Egitto. Il via libera a questo pacchetto potrebbe essere un segnale del fatto che il primo ministro israeliano abbia deciso di piegarsi, almeno in parte, alle richieste di Washington. "Il voto sul pacchetto di aiuti a Israele con uno schiacciante sostegno bipartisan dimostra i forti legami e la partnership strategica tra Israele e gli Stati Uniti e invia un messaggio forte ai nostri nemici", ha scritto su X il ministro degli Esteri di Tel Aviv Israel Katz. "Spero che passi presto al Senato con un forte sostegno bipartisan"

Lo Ukraine Security Supplemental Appropriations Act, invece, è passato con 311 voti a favore e 112 contro. I sostenitori del provvedimento hanno iniziato a sventolare le bandiere dell'Ucraina e ad applaudire prima ancora dell'annuncio formale del risultato quando è parso chiaro che il documento avrebbe avuto luce verde. "Sono grato alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, a entrambi i partiti e personalmente al presidente Mike Johnson per la decisione che mantiene la storia sulla giusta strada", ha scritto su X il presidente Volodymyr Zelensky. “La democrazia e la libertà avranno sempre un significato globale e non verranno mai meno finché l'America contribuirà a proteggerle. Il vitale disegno di legge sugli aiuti statunitense approvato oggi dalla Camera impedirà alla guerra di espandersi, salverà migliaia e migliaia di vite e aiuterà entrambe le nostre nazioni a diventare più forti”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: “Accolgo con favore che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti abbia approvato un nuovo importante pacchetto di aiuti all'Ucraina. L'Ucraina sta utilizzando le armi fornite dagli alleati della Nato per distruggere le capacità di combattimento russe. Questo ci rende tutti più sicuri, in Europa e Nord America”. Reazione gelida, invece, quella di Mosca.

Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, l’approvazione del pacchetto di aiuti arricchirà ulteriormente gli Stati Uniti e “rovinerà ancora di più l’Ucraina, uccidendo ancora più ucraini a causa del regime di Kiev”.

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