Da Biden nuovi aiuti a Zelensky: pacchetto da 425 milioni di dollari

Joe Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 425 milioni di dollari a favore dell'Ucraina, ribadendo il sostegno americano nella difesa contro la Russia durante una conversazione telefonica con il presidente Zelensky

Da Biden nuovi aiuti a Zelensky: pacchetto da 425 milioni di dollari
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Nelle scorse ore, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la quale ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti nella difesa dell'Ucraina contro la Federazione russa. Nell'ambito di questa telefonata tra i due leader, Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari dal valore di 425 milioni di dollari. Secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, il pacchetto comprende ulteriori capacità di difesa aerea, munizioni aria-terra, veicoli blindati e altri rifornimenti bellici essenziali da destinare alle truppe di Kiev. Nel corso della chiamata, il leader ucraino ha aggiornato l'inquilino della Casa Bianca sui progressi del suo piano per sconfiggere la Russia. I due leader hanno poi incaricato i rispettivi team di continuare le consultazioni per definire i prossimi passi da intraprendere.

La telefonata tra Biden e Zelensky

La recente conversazione tra i due leader è avvenuta poco dopo che Zelensky ha presentato pubblicamente a Kiev il suo "piano per la vittoria" contro la Russia e porre fine a un conflitto che dura ormai da oltre due anni e mezzo. Il presidente ucraino ha sottolineato come il sostegno internazionale, attraverso aiuti militari, condivisione di intelligence e impegni politici, sia fondamentale per porre fine alla guerra "non oltre il prossimo anno". Durante la telefonata, Biden ha illustrato le modalità con cui gli Stati Uniti forniranno nuove capacità militari all'Ucraina nei prossimi mesi. Il mese scorso, il presidente Usa aveva annunciato un sostanzioso pacchetto di 8 miliardi di dollari di aiuti destinati a Kiev, da distribuire entro la fine del suo mandato.

Il pacchetto è stato autorizzato prima della scadenza fissata al 30 settembre. Biden ha infatti approvato 5,5 miliardi di dollari tramite la Presidential Drawdown Authority, che consente al presidente Usa di trasferire fondi per la difesa senza l'approvazione del Congresso, e ulteriori 2,4 miliardi attraverso la Ukraine Security Assistance Initiative, nata per rafforzare le capacità di difesa aerea e l'industria bellica ucraina.

Cosa invieranno gli Usa a Kiev

Come riportato da The Hill, e secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, nei prossimi mesi gli Stati Uniti invieranno all'Ucraina un vasto arsenale di armi e munizioni: centinaia di intercettori per la difesa aerea, decine di sistemi tattici di difesa, ulteriori sistemi di artiglieria e una quantità significativa di munizioni. Inoltre, il supporto comprenderà centinaia di veicoli blindati per il trasporto truppe e migliaia di mezzi corazzati aggiuntivi, fondamentali per rafforzare l’esercito ucraino. Si tratta dell'eredità politica di Joe Biden prima del suo addio e a poche settimane dalle elezioni presidenziali del 5 novembre. Con il possibile arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, qualora dovesse prevalere su Kamala Harris, infatti, il sostegno nei confronti di Kiev potrebbe essere messo seriamente in discussione.

"Fermo impegno per Israele"

In un recente messaggio ai leader del Congresso, il presidente Usa ha comunicato che, negli ultimi mesi, gli Stati Uniti hanno rivisto la propria strategia militare per rafforzare il sostegno alla difesa di Israele. "Abbiamo adattato la posizione militare degli Stati Uniti per aumentare il sostegno alla difesa di Israele", ha dichiarato il presidente Joe Biden. Le forze armate statunitensi rimarranno nella regione per proteggere "importanti interessi nazionali", ha spiegato, con particolare attenzione alla protezione delle persone e dei beni americani dagli attacchi provenienti dall'Iran e dalle milizie affiliate. Biden ha poi ribadito con forza che "il nostro impegno resta fermo", confermando la volontà degli Stati Uniti di garantire la sicurezza di Israele.

A questo proposito, il presidente ha annunciato un passo concreto: "Ho deciso il dispiegamento in Israele di un sistema di difesa missilistico balistico", rafforzando così ulteriormente la protezione del Paese in un contesto di crescenti tensioni regionali.

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