Bloccata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la bozza di risoluzione presentata da Washington che collegava un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza al rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei terroristi. I voti a favore sono stati 11, tre i contrari e un astenuto. Cina e Russia, però, hanno posto il veto. "Ancora una volta la Russia mette la politica davanti ai progressi", ha commentato la rappresentante degli Usa al Palazzo di vetro Linda Thomas-Greenfield, secondo cui l'unico obiettivo di Mosca e Pechino era vedere gli Stati Uniti fallire.
Prima del voto la diplomatica americana aveva chiesto il sostegno alla risoluzione dicendo che "vogliamo vedere un immediato e continuato cessate il fuoco come parte di un accordo che porti al rilascio di tutti gli ostaggi che sono nella mani di Hamas ed altri gruppi e permetta che entrino molti di più aiuti umanitari che salvano la vita a Gaza". Profonda delusione è stata espressa anche dall'ambasciatrice del Regno Unito Barbara Woodward. Stando a quanto riportato dalla Bbc, la diplomatica ha affermato che la Gran Bretagna ha votato per "un cessate il fuoco immediato e duraturo", la liberazione degli ostaggi israeliani e per "ergersi contro un'offensiva di terra a Rafah", aggiungendo poi che Londra continuerà a fare tutto il possibile per garantire la consegna degli aiuti umanitari a Gaza.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha commentato il risultato della votazione alle Nazioni Unite. "Dopo il veto di Russia e Cina di pochi minuti fa, riprenderemo i lavori sulla base del progetto di risoluzione francese in seno al Consiglio di Sicurezza e lavoreremo con i nostri alleati americani, europei e arabi per raggiungere un accordo", ha affermato in una conferenza stampa a Bruxelles.
"Mancava una richiesta chiara di cessate il fuoco", ha commentato invece Amar Bendjama, rappresentante permanente dell'Algeria che ha votato contro la risoluzione. "Chi crede che la potenza occupante israeliana sceglierà di rispettare i suoi obblighi legali internazionali si sbaglia", ha continuato il diplomatico, che ha fatto un plauso alla delegazione statunitense per aver accolto alcune delle sue richieste. "Tuttavia le nostre preoccupazioni principali sono rimaste senza risposta nonostante le numerose versioni riviste e diffuse", ha concluso. L'ambasciatore russo Vassily Nebenzia ha difeso la decisione di utilizzare il suo potere di veto, sostenendo che supportare la risposta degli Stati Uniti avrebbe significato "coprirsi di vergogna".
Secondo il rappresentante di Mosca, infatti, "il testo americano dà a Israele la luce verde per un attacco a Rafah" e la comunità internazionale non deve permettere che il Consiglio di Sicurezza diventi "uno strumento di Washington per le sue politiche in Medio Oriente".
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