Giornata di fuoco in Francia per il primo turno delle elezioni francesi. Chiusi i seggi nelle città minori, il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella conquisterebbe il 33,2% dei voti alle legislative anticipate, seguito dal blocco di sinistra Nouveau Front Populaire, 28,1%, e dalla maggioranza presidenziale, che si fermerebbe al 21% delle preferenze. Secondo l'istituto Ipsos Talan, citato da France 24, avrebbe votato il 65,5% degli aventi diritto
Almeno 37 candidati del Rn sono stati eletti deputati al primo turno, tra cui Marine Le Pen, Sebastien Chenu e Julien Odoul, una prima volta per il partito lepenista, che aveva 88 deputati nella precedente legislatura. Lo spoglio è all'80% delle 577 circoscrizioni in cui le urne sono state completamente scrutinate. Il presidente francese Macron ha chiesto alla sua equipe di studiare ogni circoscrizione per trovare alleanze, anche con i candidati di La France Insoumise, per bloccare il Rassemblement National. Una nuova riunione strategica si terrà domani mattina all'Eliseo.
Una ventina di collegi elettorali sono stati vinti, invecem al primo turno dai candidati del Nuovo Fronte Popolare. Lo ha spiegato il coordinatore di La France Insoumise Manuel Bompard. "Oggi abbiamo già ottenuto deputati del Nuovo Fronte Popolare in una ventina di collegi elettorali e la sfida ora è che domenica prossima avremo deputati in diverse centinaia di collegi elettorali", ha detto davanti a migliaia di persone persone riunite in Place de la Rèpublique.
Le proiezioni sui seggi
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, secondo le proiezioni di Ipsos Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/Rfi et Lcp potrebbe ottenere tra i 230 e i 280 seggi. Dati che vanno presi con cautela visto che ci dovrebbero essere circa 300 triangolari. Il Nuovo Fronte popolare raccoglierebbe tra i 125 e i 165 seggi. Ensemble tra i 70 e i 100 seggi. Les Republicains tra i 40 e 61 seggi.
Ora anche i macroniani suggeriscono la stessa strategia dei socialisti: "I candidati di Ensemble arrivati terzi e il cui mantenimento potrebbe fare eleggere un deputato del Rassemblement national dovranno ritirarsi in modo da sostenere un candidato che difenderà come noi i valori della Repubblica". Ad affermarlo è il premier francese Gabriel Attal commentando i risultati delle legislative. Attal ha, inoltre, sospeso l'attuazione della controversa riforma dell'assicurazione contro la disoccupazione, che doveva essere oggetto di un decreto da pubblicare lunedì 1° luglio. Questo è il primo atto nello spirito delle future maggioranze di progetti e idee che ha menzionato questa sera" nel suo discorso dall'Hôtel Matignon.
Jordan Bardella e il discorso da premier
Vuole essere un primo ministro di coabitazione, rispettoso della Costituzione e della carica del Presidente della Repubblica, ma senza compromessi sulle politiche al servizio della Francia, così ha immediatmente chiarito ai Francesi Jordan Bardella, vero matttore di queste elezioni. In caso di maggioranza assoluta per i Lepenistes all'Assemblea al termine del secondo turno delle elezioni legislative, ipotesi confermata da diversi sondaggi, il leader dell'estrema destra sarà "il primo ministro di tutti i francesi", ha aggiunto in un discorso a Parigi.
"Miei cari compatrioti, questa domenica, 30 giugno, primo turno delle elezioni legislative, i francesi hanno risposto all'appello delle urne. Sono stati all'altezza delle loro responsabilità. Hanno emesso il verdetto finale", ha assicurato Bardella. "Guidando i candidati della RN e dei suoi alleati, i francesi hanno dato vita ad una speranza senza precedenti nel paese. Li invito a compiere un ultimo sforzo. Il campo presidenziale, ancora in gran parte rinnegato, non può vincere. La scelta è chiara e la Francia ha a disposizione due strade. L'alleanza dei peggiori, che porterà alla rovina, dall'altra l'unità nazionale, che ripristinerà la sicurezza e difenderà il lavoro", ha affermato.
"Chiedo a tutti i francesi di unirsi a me per conquistare l'unità nazionale contro coloro che intendono farsi beffe dei nostri valori. Intendo essere il primo ministro di tutto il popolo francese, rispettoso delle opposizioni e preoccupato in ogni momento dell'unità della nazione. Intendo essere il Primo Ministro della vita quotidiana, assumendo il controllo della nostra politica migratoria". E per concludere: "La vittoria è possibile e il cambio di potere a portata di mano. Mobilitiamoci per il cambiamento".
Le prime reazioni
"La democrazia ha parlato". Così Marine Le Pen, dirigente storica del Rasemblement National in dichiarazioni riportate da Bfmtv . "I francesi - dice - hanno dimostrato di voler voltare pagina". In vista del secondo turno, Le Pen ha esortato gli elettori "a rinnovare il vostro voto se avete scelto i nostri candidati". Se invece, prosegue, "avete fatto un'altra scelta, vi invito a unirvi alla coalizione della sicurezza, della libertà e dell'unità".
"Una sconfitta pesante e innegabile" per Emmanuel Macron è invece il commento di Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise. "Macron pensava di chiudere di nuovo il suffragio universale nella scelta soffocante che molti non vogliono, lui o il Rassemblement National - afferma- Un voto in massa ha sventato la trappola tesa al Paese". In casa dei Repubblicani, ove nelle ultime settimane si è consumato il dramma dell'estromissione di Eric Ciotti, un comunicato stampa, citato da Bfmtv, annuncia che il partito ha fatto sapere che non darà istruzioni di voto per il secondo turno. "Laddove non saremo presenti al ballottaggio, considerato che gli elettori sono liberi di scegliere, non daremo istruzioni nazionali e lasceremo che i francesi si esprimano in coscienza", scrive la segreteria. Non è di questo avviso Ciotti, che invece esorta l'elettorato repubblicano a portare Bardella a palazzo Matignon.
"Abbiamo sette giorni per salvare la Francia dal disastro", ha dichiarato, invece, Raphael Glucksmann del partito Place Publique, invitando tutti i candidati al terzo posto a ritirarsi al secondo turno. "Quello che faremo, quello che diremo nei prossimi giorni e nelle prossime ore, determinerà il nostro posto nella storia del nostro Paese", ha aggiunto.
I primi exit poll: Rn in testa alle elezioni francesi
La chiamata alle urne appare segnata da una grande affluenza. Se alle 12.00, aveva votato il 25,9% degli aventi diritto, secondo la rilevazione delle 17.00 ha votato il 59,4% degli aventi diritto, in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2022. Per trovare una partecipazione più elevata bisogna tornare alle legislative del 1986, quando l'affluenza di metà giornata si attestò 63,6%.
"Ho votato. Grazie a tutti coloro che hanno permesso il regolare svolgimento delle elezioni: voi mantenete viva la democrazia"aveva scritto sul suo profilo X il presidente francese Emmanuel Macron. Poi un appello agli elettori: "Cittadini alle urne!". Macron ha chiesto una "grande manifestazione, chiaramente democratica e repubblicana" contro la Rn, scrive Le Figaro. L'elevata affluenza alle urne dimostra il desiderio di "chiarire la situazione politica ", ha detto.
A voté.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) June 30, 2024
Merci à tous ceux qui permettent le bon déroulement du scrutin : vous faites vivre la démocratie. Aux urnes citoyens ! pic.twitter.com/nep3c1wI4e
Boom di elettori alle elezioni francesi
Alla fine della giornata, l'affluenza dovrebbe raggiungere una quota ben superiore al 47,51% registrato nel 2022 e potrebbe avvicinarsi o addirittura superare il 67,9% registrato nelle ultime elezioni legislative dopo lo scioglimento del Parlamento del 1997. Anche nei territori francesi d'oltremare, dove si vota in misura molto minore rispetto alla Francia continentale, l'affluenza è aumentata e sono stati pubblicati i primi risultati. I deputati uscenti del gruppo centrista Liot e quelli nominati dal Nuovo Fronte Popolare (Nfp) si sono imposti in Guadalupa e in Guyana. In Polinesia, il candidato autonomista Moerani Frèbault ha annunciato la sua elezione al primo turno e sarà quindi il primo dei 577 nuovi deputati: è la prima volta che un nativo delle Isole Marchesi entra nell'Assemblea Nazionale francese. Frébault ha vinto nella prima circoscrizione elettorale polinesiana, battendo il deputato indipendentista uscente Tematai Le Gayic che si è fermato al 35% dei consensi.
I dati sull'affluenza forniti dal ministero degli Interni francese mostrano un risultato mai visto nel 21esimo secolo, come fa notare Le Figaro. Al primo turno delle elezioni legislative del 2017, infatti, la partecipazione era stata del 19,24%, del 21,06% nel 2012, del 22,56% nel 2007 e del 19,7% nel 2002. Nel 1997, durante le ultime elezioni legislative anticipate, a mezzogiorno l'affluenza era stata del 22,74%. Bfmtv spiega che è nell'Aveyron che il maggior numero di francesi è andato a votare questa mattina con un tasso di partecipazione del 34,41%, seguito da Bouches-du-Rhône (33,70%) e Gers (33,61%). Il dipartimento dove sono stati espressi meno voti fino a questo momento è Seine-Saint-Denis (17,93%).
Elezioni francesi: voto dei giovani,deleghe, il dato di Parigi
Domani, come al prossimo turno sarà molto interessante l'analisi demografica sul voto. Un dato, infatti, colpisce su tutti: il 19% dei francesi tra i 18 e i 24 anni hanno deciso di rinviare le vacanze per poter votare alle elezioni legislative anticipate a oggi. Lo rivela un sondaggio condotto da Ifop per Roole. Sul totale degli elettori, quasi un francese su 10, il 9%, ha rinviato le vacanze per potersi recare alle urne. Registrato anche un boom di deleghe per votare: il ministero degli Interni ha infatti fatto sapere che sono state registrate 2.641.852 deleghe. Si tratta di un numero quattro volte più alto rispetto alle legislative del 2022.
Significativo il dato di Parigi: alle 12.00 aveva votato il doppio degli elettori rispetto alle elezioni legislative del 2022. QUesto ciò che emerge dai dati diffusi dal ministero degli Interni francese in merito all'affluenza. Nella capitale francese, infatti,oggi si è recato alle urne il 25,48% degli aventi diritto rispetto al 12,8% alla stessa ora del 2022.
L'incertezza dell'esito
I seggi sono stati aperti alle 8.00 e i francesi possono recarsi alle urne fino alle 18.00 o alle 20.00 nelle grandi città, momento in cui prenderanno forma i primi risultati di questa tornata elettorale. A contrapporsi il 28enne Jordan Bardella del Rassemblement National, Jean-Luc Melenchon del Nouveau Front Populaire e Gabriel Attal, l'attuale premier scelto da Emmanuel Macron. Rassemblement National resta in testa ai sondaggi, che lo danno tra il 34% e il 37% delle intenzioni di voto, con la prospettiva senza precedenti di ottenere la maggioranza relativa o assoluta la sera del secondo turno del 7 luglio. Sempre secondo i sondaggi, il Nouveau Front Populaire è dato tra il 27,5% e il 29%, mentre quello di Macron è relegato a circa il 20%-21% delle intenzioni di voto.
Se Jordan Bardella dovesse diventare Primo Ministro, sarebbe la prima volta dalla Seconda guerra mondiale di un governo di estrema destra alla guida della Francia. Il presidente del Rn ha però avvertito che accetterà la carica solo se il suo partito avrà la maggioranza assoluta.
In caso contrario, c'è il rischio concreto di un'Assemblea bloccata, senza possibilità di alleanza tra schieramenti fortemente polarizzati: uno scenario che farebbe precipitare la Francia nell'incertezza.
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