Migranti, Starmer apre ai centri esteri per le richieste di asilo. Cresce il modello Italia-Albania

La conferma del primo ministro britannico: "Sull'immigrazione clandestina stiamo reimpostando il nostro approccio"

Migranti, Starmer apre ai centri esteri per le richieste di asilo. Cresce il modello Italia-Albania
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Il primo atto dall’insediamento a Downing Street del premier britannico Keir Starmer è stato la soppressione del piano Ruanda. “È morto e sepolto”, la conferma del laburista in relazione al piano per la deportazione dei richiedenti asilo nel Paese africano sostenuto dai precedenti governi Tory. Ma lo stesso primo ministro non sembra intenzionato ad avallare la politica dei porti aperti. Anzi, la linea ribadita alla conferenza finale della Comunità Politica Europea è netta: “Sull'immigrazione clandestina stiamo reimpostando il nostro approccio. E questo è stato il punto centrale della giornata di oggi; distruggeremo le bande, spezzeremo il loro modello di business e renderemo sicure le nostre frontiere”.

Interpellato dal Daily Mail, Starmer non ha escluso che in futuro Londra possa tornare a pensare all’apertura all’esterno di centri per l’esame delle richieste dei richiedenti asilo. Una formula non molto distante dal già citato piano Ruanda: il governo, ha spiegato il premier, rivolgerà la sua attenzione alle misure che funzionano e l’esame dei casi "più vicino all'origine" è una cosa a cui vale la pena pensare al fine di attuare il suo obiettivo che è quello di "mettere in sicurezza le nostre frontiere".

Il contrasto all’immigrazione illegale passerà dallo stanziamento di 84 milioni di sterline, denaro mirato a finanziare progetti in Africa e Medio Oriente, in particolare per creare lavoro e favorire l’accesso all’istruzione. “Lo faremo non impegnando il denaro dei contribuenti in espedienti, ma con soluzioni pratiche in linea con il diritto internazionale”, ha rimarcato Starmer: “Oggi abbiamo iniziato questo lavoro qui. Stiamo aumentando la presenza del Regno Unito presso l'Europol all'Aia per svolgere appieno il nostro ruolo nel centro europeo per il traffico di migranti”.

Nel corso del suo intervento, Starmer si è soffermato sulla cooperazione tra Gran Bretagna e Ue nel contrasto all’immigrazione illegale, ma non solo. Il primo ministro britannico ha infatti dialogato con il premier albanese Edi Rama del piano Meloni per il trasferimento dei profughi salvati nel Mediterraneo in Albania.

Secondo quanto riportato da un portavoce Uk alla Bbc, i due presidenti"hanno parlato di questioni di sicurezza europea, incluso di migrazioni, di soluzioni specificamente innovative come la partnership italo-albanese, del sostegno all'Ucraina, e della cooperazione di Londra nei Balcani occidentali".

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