Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, parlando davanti ai membri del Consiglio di Sicurezza sulla guerra in Ucraina ha puntato il dito su Mosca: "Sono state documentate prove di diffuse e scioccanti violazioni dei diritti umani, comprese violenze sessuali legate al conflitto, detenzioni arbitrarie, esecuzioni sommarie, per lo più da parte della Russia, e il trasferimento forzato di civili ucraini, compresi i bambini, nel territorio sotto il controllo russo o in Russia". Parole nette, inequivocabili. "Questi documenti - ha aggiunto - sono vitali per chiedere conto della responsabilità, fondamentale per tutte le violazioni dei diritti umani".
Poi Guterres si è rivolto a Mosca ed ha aggiunto: "L’invasione della Russia in Ucraina è stata seguita da attacchi incessanti e sistematici contro civili, infrastrutture e servizi civili, comprese strutture sanitarie ed educative. Gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili devono cessare immediatamente". Un invito a non superare più quel limite che, purtroppo, spesso è stato superato. Guterres sa bene che il suo e quello dei diplomatici è un lavoro difficilissimo. Ma indispensabile. E qualcuno deve farlo.
"Questa guerra sta già causando sofferenze infinite, la sua prosecuzione rischia una ulteriore escalation pericolosa. Non c’è alternativa al dialogo, alla diplomazia e ad una pace giusta", ha concluso Guterres il suo intervento al consiglio di sicurezza.
Duro affondo anche sulla questione del grano. "Ci rammarichiamo profondamente che la Russia abbia posto fine alla sua partecipazione all’accordo sul grano nel luglio di quest’anno", ha detto il segretario generale dell'Onu. "E che, subito dopo, la Russia abbia lanciato un bombardamento dei porti ucraini e dei depositi di grano sul Mar Nero e sul Danubio. Gli attacchi contro terminali e depositi di grano sono inaccettabili e devono finire. Un’ ulteriore escalation potrebbe scioccare immediatamente i mercati e destabilizzare la regione".
Botta e risposta Zelensky-Lavrov sul potere di veto
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al summit al palazzo di Vetro sull'Ucraina ha detto che la presenza della Russia al Consiglio di Sicurezza è "illegittima", e "il potere di veto in mano all’aggressore è quello che ha spinto l’Onu in questa situazione di stallo". Ha poi sottolineato che "in caso di atrocità di massa il potere di veto dovrebbe essere sospeso e l’Assemblea Generale Onu dovrebbe avere il potere di superare il veto".
Frasi, queste, che ovviamente non sono passate inosservate. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha obiettato che "il ricorso al veto è uno strumento assolutamente legittimo previsto dalla Carta" delle Nazioni Unite.
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