Il leader scelto dai membri dello Scottish National Party (Snp), Humza Yousaf, porta con sé un grande fattore di novità ma, in maggioranza, rappresenta una figura in totale continuità con l'ex presidentessa del Snp, Nicola Sturgeon. La novità è il fattore etnico-identitario, dato che Yousaf ha remote origini pakistane sul fronte paterno. Il nonno emigrò dal Pakistan alla Scozia con suo padre ma Yousaf, 38 anni il prossimo 7 aprile, è nato come cittadino britannico e scozzese a Glasgow.
Il primo First Minister di origine pakistana e di religione musulmana porterà però con sé un bagaglio politico di esperienze personali fortemente riferibili alla storia recente dell'Snp e in sostanziale continuità con l'era Sturgeon. Una corsa all'indipendenza radicale ma unita a una strutturazione politica fortemente progressista si unisce a una visione liberal su temi come l'ambiente e a un marcato spostamento a Sinistra dell'agenda sui temi sociali.
Certo, come riporta il Financial Times la vittoria di Yousaf, ottenuta di stretta misura, non porta nel partito "lo sconvolgimento che ne sarebbe seguito se la più socialmente conservatrice Kate Forbes avesse prevalso". Yousaf, che ha vinto il 52,1% dei voti contro il 47,9% della rivale Forbes, "dovrà lottare per imporre la sua autorità dopo un'elezione combattuta". E nonostante la giovane età il fatto dominante da tenere in considerazione sarà la percepita appartenenza di Yousaf all'establishment politico di Edimburgo.
Dal 2012 al 2016 è stato sottosegretario per i rapporti con l'Europa, è stato eletto parlamentare nell'emiciclo locale dal 2011, negli ultimi sette anni ha ricoperto tre incarichi ministeriali nei governi di Nicola Sturgeon. Dal 2016 al 2018 è stato ministro dei Trasporti, dal 2018 al 2021 è stato Segretario alla Giustizia, dal 2021 guida la Sanità. L'elezione a leader dell'Snp e della Scozia corona una carriera iniziata ai tempi delle scuole superiori, come attivista contro la Guerra in Iraq, e proseguita come rappresentante degli studenti dell'Università di Glasgow, presidente della locale Lega degli Studenti Musulmani e giovane attivista Snp.
I membri della corrente di Sturgeon sottolineano che l'ex leader avrebbe dato a Yousaf i posti di massima visibilità, ivi compresa la leadership del sistema sanitario durante la pandemia, per preparare la successione. Il Guardian sottolinea che la maggioranza progressista del partito difende i suoi risultati "sul rafforzamento del National Health System scozzese e sulla riduzione dei ritardi record nei dipartimenti di pronto soccorso. I laburisti sostengono che Yousaf ha costantemente pasticciato nel corso del suo lavoro", i Conservatori ovviamente vedono la sua azione come fumo negli occhi. E proprio la storica testata della sinistra britannica ha riportato la tendenza di Yousaf alle gaffe. Di recente, incontrando un gruppo di profughe ucraine, ha chiesto loro: "Dove sono tutti gli uomini?".
La percezione è che Yousaf dovrà pensare prima a unire il suo partito e poi a promuovere la causa ultima dell'Snp, la politica indipendentista. Ambiente, tutela della salute, rilancio dell'economia, risoluzione delle leggi più radicali come quella sui transgender nelle carceri che ha contribuito alla caduta di Sturgeon: l'agenda è ricca. Quello che sembra essere finito in secondo piano è il progetto di un secondo referendum per l'indipendenza dopo quello - bocciato - del 2014 e lo stop della Corte Costituzionale di Londra.
Per Yousaf, primo leader di origine pakistana della storia scozzese, l'agenda sarà ricca. E il suo interlocutore sarà Rishi Sunak, premier britannico e primo leader Conservatore di origine indiana. I tempi cambiano, gli uomini pure ma le istanze restano quelle di sempre. E per Yousaf si attende un inizio in salita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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