Diritti civili, patrimonio milionario e donazioni a Obama. Chi è Mariann Budde, la vescova anti-Trump

Tra le voci più influenti della Chiesa episcopale americana, la sessantacinquentenne ha sfidato dal pulpito il neo presidente degli Stati Uniti

Diritti civili, patrimonio milionario e donazioni a Obama. Chi è Mariann Budde, la vescova anti-Trump
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Un attacco frontale, un’omelia politica per sfidare Donald Trump per le sue politiche. Nel pieno dei festeggiamenti per l’insediamento del quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d’America, è la donna vescovo Mariann Budde a provare a rubare la scena. Sposata e con due figli, la sessantacinquenne è considerata una delle voci più influenti della Chiesa episcopale americana, nota per il suo impegno verso la giustizia sociale e i diritti umani. Martedì, nel corso della cerimonia alla Washington National Cathedral, ha preso la parola per lanciare il guanto di sfida a The Donald.

Chi è Mariann Budde

Prima donna eletta per questa posizione, Mariann Budde è la prima leader spirituale per 88 congregazioni episcopali e 10 scuole episcopali nel Distretto di Columbia e quattro contee del Maryland. Cresciuta nel New Jersey e in Colorado, si è laureata in storia presso l'Università di Rochester a New York. Nel 1989 ha conseguito un Master in Divinità, mentre nel 2008 ha conseguito un Dottorato in Ministero. Nel curriculum vanta diciotto anni come rettore della chiesa episcopale di San Giovanni a Minneapolis, in Minnesota. Nel 2011, invece, è stata eletta come prima donna leader spirituale nella diocesi episcopale di Washington, che sovrintende alla Cattedrale nazionale.

Mariann Budde si è schierata al fianco dei clandestini e della comunità Lgbt, ma non è una novità. Il vescovo, che nella sua biografia su Instagram mette orgogliosamente i suoi pronomi come da manuale della cultura woke, è dichiaratamente a favore dei matrimoni gay e in precedenza ha effettuato delle donazioni alla campagna presidenziale di Barack Obama. Altre battaglie condotte negli ultimi anni quella per la prevenzione della violenza armata e per la tutela dell’ambiente. Secondo quanto reso noto da alcuni siti americani, Mariann Budde potrebbe contare su un patrimonio milionario, complici i lauti stipendi per i suoi importanti carichi religiosi. Insomma, un punto di riferimento del mondo democratico.

Quello registrato ieri non è il primo attacco a Trump. Nell’estate del 2020, subito dopo la morte di George Floyd, la vescova accusò il tycoon di aver utilizzato la storica chiesa episcopale di St. John a Washington come sfondo per una foto con una bibbia in mano dopo aver ordinato di usare i lacrimogeni contro i dimostranti di Black Lives Matter nei pressi della Casa Bianca. A suo avviso, Trump aveva sfruttato il luogo sacro per fini politici senza consultare la diocesi: "Ha usato i simboli sacri, mentre mostrava posizioni antitetiche alla Bibbia".

Poi, dopo le presidenziali del 2024, ha parlato di “retorica politica divisiva”, definendo la vittoria di Trump

un “drammatico cambiamento di potere”, che è stato “preoccupante e persino spaventoso” per alcuni membri della sua chiesa. Insomma, non c'è da sorprendersi del carattere politico del suo sermone...

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