L'intellettuale ombra che sta ispirando Milei

Si dice che, pur non avendo ricevuto incarichi formali ufficialmente risulta solo un "consulente esterno" - possa nominare e rimuovere funzionari, - compreso il capo di gabinetto Nicolas Posse, che ha dato le dimissioni prima dell'estate

L'intellettuale ombra che sta ispirando Milei
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Dalla stanza presidenziale di Casa Rosada, a Buenos Aires, entra ed esce di continuo un quarantenne di bell'aspetto con tatuaggi sulle braccia, occhiali da sole, e una sigaretta sempre in bocca. Santiago Caputo, insieme alla sorella di Javier Milei, Karina, segretaria generale della Presidenza, è diventato uno degli uomini più influenti dell'Argentina.

Si dice che, pur non avendo ricevuto incarichi formali ufficialmente risulta solo un «consulente esterno» - possa nominare e rimuovere funzionari, - compreso il capo di gabinetto Nicolas Posse, che ha dato le dimissioni prima dell'estate -, supervisionare tutti i dossier più importanti, e scrivere i discorsi pubblici del capo del governo.

Dopo aver dettato la strategia della campagna elettorale che ha portato El loco Milei alla vittoria, ora è lui a gestire la comunicazione del presidente argentino. Non a caso, il 10 dicembre 2023, durante il suo discorso di insediamento, Milei lo aveva menzionato prima ancora di Victoria Villarruel, la vicepresidente, descrivendolo come «un gigante che di solito rimane nell'ombra», nonché «l'artefice di tutto questo».

Da quel giorno, - le telecamere erano riuscite ad inquadrarlo nel palchetto laterale con la moglie, la sua personalità discreta ha suscitato interesse tra gli osservatori più attenti. Santiago Caputo ha studiato ingegneria informatica per tre anni, presso l'Università della Difesa Nazionale, per poi iscriversi alla facoltà di Scienze Politiche presso l'Università di Buenos Aires, senza aver mai terminato gli studi.

Il suo sogno inconfessabile era quello di lavorare per i servizi segreti argentini. Non appena ne ebbe l'occasione, l'agente incaricato di reclutarlo, durante i colloqui, gli disse che quel mondo «era una merda», e così decise di fare altro. Forte dei suoi legami familiari - è nipote di «Nicky» Caputo, titolare dell'azienda tecnologica Mirgor e «amico del cuore» dell'ex presidente Macri, nonché di Luis «Toto» Caputo, ex ministro delle Finanze Macrista, soprannominato «il Messi dell'economia» inizia a lavorare con la società di consulenza strategica «Move Group», amministrata da Rodrigo Lugones, figlio di Mario Lugones, attuale Ministro della Sanità. Col passare del tempo si avvicina al partito La Libertad Avanza, tramite il suo amico di infanzia Ramiro Marra, attualmente deputato della città di Buenos Aires.

Da lì è cominciata la scalata che lo ha portato oggi ad occupare l'anticamera del potere di Casa Rosada, memore delle sue vecchie passioni di giovinezza: lo spionaggio e l'informatica. Di recente, pare con la sua regia, il governo di Milei ha firmato la dissoluzione dell'Agenzia federale di intelligence (Afi) a vantaggio della creazione della nuova Segreteria di intelligence dello Stato (Side), sostituendo Silvestre Sívori, un uomo dell'ex capo di gabinetto Posse, con Sergio Neiffert, vecchio amico di suo padre Claudio Caputo.

E peraltro, assegnandoli 100 miliardi (105 milioni di dollari al cambio ufficiale) a titolo di fondi riservati, che tra le altre cose sarebbero destinati a due delicate operazioni politiche: l'acquisto di un canale televisivo e l'assunzione di un'azienda per la gestione di troll online e campagne di influencer tecno-libertari.

Se così fosse, Santiago Caputo, a soli quarant'anni diventerebbe ufficiosamente il capo del governo nel governo ufficiale di Milei. C'è già chi la chiama «caputocrazia».

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