
La situazione diplomatica è cambiata, inutile negarlo. Lo sa l’Unione Europea, che oggi si è riunita in fretta e furia a Parigi per discutere le nuove prospettive dopo le bordate di J.D. Vance, dopo le telefonate tra Donald Trump e Vladimir Putin e soprattutto dopo la possibilità che gli Stati Uniti portino avanti una trattativa con la Russia sull’Ucraina senza tenere in grande considerazione l’Europa. E lo sa anche Mychailo Podolyak, primo consigliere di Volodymyr Zelensky, il quale torna a ribadire che “nessuna guerra può cessare senza adeguate garanzie” per Kiev. E soprattutto senza coinvolgerla nei negoziati.
"Ad oggi, non abbiamo ricevuto alcun invito alle trattative in Arabia Saudita. Al momento, per noi questo tavolo non esiste”, ha spiegato Podolyak a Quarta Repubblica. Domani infatti è previsto un vertice tra Russia e Stati Uniti per iniziare ad intavolare le trattative. Zelensky ha fatto sapere che Kiev non prenderà parte e non accetterà l’esito dei colloqui se l’Ucraina non sarà coinvolta. “Il presidente ha già spiegato che, prima di iniziare qualsiasi negoziato, dobbiamo trovare una posizione comune tra Stati Uniti, Ucraina e Unione Europea”, ha ribadito Podolyak a Nicola Porro. “Per noi la presenza dell'Europa ai tavoli dei negoziati è assolutamente imprescindibile - ha proseguito -: è una guerra che si sta combattendo sul territorio europeo, le trattative riguardano la sicurezza e il futuro dell'Europa. Deve partecipare, altrimenti, con le ambizioni di Putin, il rischio è che non ci sarà una pace duratura. La guerra può cessare solo con adeguate garanzie per l'Ucraina, di cui ancora non si sta parlando”.
E quali devono essere le garanzie? "Farci entrare nella Nato”, ha spiegato il consigliere di Zelensky, oppure “fare accordi bilaterali per la difesa, incluse basi militari sul nostro territorio da cui poter rispondere ad eventuali attacchi”. Il che non facilmente realizzabile, visto che l’Amministrazione Usa sembra aver escluso che la Nato possa inglobare il territorio ucraino. In ogni caso, tuttavia, Kiev non intende cedere alcun territorio a Mosca. Neppure il Donbas e la Crimea, conquistati da Putin nel 2014: “Non è possibile perché la inviterebbe a continuare le mire espansionistiche. Non si possono distruggere i confini con la forza”.
Certo è che il ciclone Trump ha lasciato di stucco non solo l’Ucraina, ma anche l’Europa che a Kiev aveva assicurato il sostegno “fino alla vittoria”.
“L’Europa deve diventare autonoma e indipendente dagli Usa - ha concluso Podolyak - Ma oltre a investimenti militari possiamo creare un corpo europeo, un esercito da 20mila o 100 mila unità in base alle situazioni dove dovrà affrontare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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