"Non può sopravvivere a un altro anno così". La profezia che fa tremare Putin

A 25 anni dal suo arrivo al potere, il leader russo ostenta ottimismo nonostante numerosi elementi di instabilità

"Non può sopravvivere a un altro anno così". La profezia che fa tremare Putin
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Che bilancio si può trarre per la Russia a distanza di 25 anni dall’arrivo al potere di Vladimir Putin? Ha provato a rispondere a questo interrogativo lo stesso leader russo, il quale durante la conferenza stampa fiume di fine anno ha dichiarato che nel quarto di secolo trascorso al Cremlino non solo si è “preso cura” della Federazione ma l’ha anche allontanata “dall’orlo del precipizio” rendendola "una nazione indipendente e sovrana che è capace di prendere decisioni nei suoi interessi”.

Stando a tali affermazioni, l’ex agente del Kgb avrebbe dunque mantenuto la parola data a Boris Eltsin, il suo predecessore dimessosi il 31 dicembre del 1999. Come però sottolinea in un’analisi il Washington Post, Mosca “è in una posizione molto più precaria” di quanto suggeriscano “la retorica e la spavalderia” dello zar. Le considerazioni del quotidiano americano sono corroborate da numerosi elementi: “i progressi lenti ma costanti” ottenuti dalla Russia in Ucraina al prezzo di centinaia di migliaia di soldati uccisi o feriti, una parte della regione di Kursk sotto il controllo di Kiev, l’assassinio del generale Igor Kirillov, l’economia del Paese colpita dalle sanzioni occidentali e da un’inflazione galoppante, il crollo del regime alleato siriano e, ultimo in ordine cronologico, il jet dell’Azerbaijan Airlines abbattuto con tutta probabilità dalle difese aeree della Federazione. Per non parlare dei fatto che nel 2024 è stato registrato il tasso di natalità più basso dal 1999.

Eppure lo zar continua a sfoggiare grande ottimismo, specie dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane. Putin crede di aver vinto la guerra“, afferma l’oppositore russo Mikhail Zygar. Un conflitto, di altro tipo, che si registra anche all'interno alla Federazione. Come spiega Mikhail Fishman, conduttore del canale televisivo indipendente Rain, il capo del Cremlino ha rimodellato il suo Paese seguendo tre linee direttrici: “l’ortodossia nucleare, una società tradizionalista e patriarcale tenuta insieme dalla minaccia dell’annientamento del mondo, la guerra in Ucraina e il disprezzo per i diritti umani e la vita". Negli ultimi 25 anni, e in maniera più accentuata dopo l’inizio dell’”operazione militare speciale”, Putin ha militarizzato la società lasciando la sua impronta sui sistemi educativi e culturali russi senza risparmiare il ruolo della donna e quello dei giovani. Tali cambiamenti, si legge nell’analisi condotta dal giornale americano, si sono solidificati negli ultimi mesi.

Nonostante i molteplici segnali negativi per la Federazione, il Center for Strategic and International Studies riconosce in un suo rapporto che la coalizione occidentale si sia lasciata intimorire da una possibile escalation delle ostilità a discapito dell’elaborazione di una strategia militare efficace. “Di conseguenza”, afferma il think tank, Putin ritiene che “il vento stia soffiando nella sua direzione”. Non stupisce dunque la visione positiva espressa dall’ex agente del Kgb e da lui ribadita anche in occasione del discorso alla nazione trasmesso alla vigilia di Capodanno. “Sulla soglia di un nuovo anno pensiamo al futuro. Siamo sicuri che andrà tutto bene. Andremo avanti”, ha detto il leader russo il cui ottimismo però potrebbe avere vita breve.

Secondo il Telegraph, infatti, Putinnon può sopravvivere ad un altro anno come il 2024”, il quale secondo il quotidiano britannico è stato “una catastrofe” per l’economia e per l’esercito della Russia.

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