Neppure di fronte al dramma, Rabat chiede aiuto a Parigi, confermando il difficilissimo rapporto tra i due governi. La Francia, in una fuga in avanti fatta dal ministero degli Esteri, si era detta «pronta a intervenire» nel post-sisma. Ma dal Marocco nessuna richiesta è arrivata, neppure ieri, quando è filtrata invece l`accettazione d`aiuto da 4 Paesi: Spagna in primis, oltre a Regno Unito, Emirati Arabi e Qatar.
Da Rabat si sottolinea che (per ora) non hanno bisogno di altri supporti. Imbarazzo palpabile a Parigi: l`offerta è caduta nel vuoto (e nel silenzio), tanto da costringere l`inquilino dell`Eliseo a precisare il comunicato del Quai d`Orsay, giudicato surreale da alcuni media transalpini. Invieremo aiuti quando le autorità locali «lo riterranno utile», ha chiarito Macron al G20, mentre da Parigi si spiegava che la Francia aveva già mobilitato «le squadre tecniche», pronte ad agire. Invece, porta in faccia, a parte per i volontari franco-marocchini pronti a partire da Marsiglia per la «madre-patria».
È solo l`ultima umiliazione per Macron in Africa. Rabat ha scelto Madrid, e il governo spagnolo non ha perso l`occasione di sottolinearlo: «È un segno del senso di amicizia che unisce i popoli di Spagna e Marocco», ha detto il ministro degli Esteri Jose Manuel Albares, precisando d`aver ricevuto ieri mattina una telefonata dall`omologo marocchino che gli chiedeva, per l`appunto, aiuto. Telefonata mai arrivata invece a Parigi, «pronta» a intervenire ma senza via libera. Dopo il terremoto, il gabinetto reale di Mohammed VI ha decretato tre giorni di lutto nazionale: secondo fonti giornalistiche, il Re sarebbe però in vacanza in Francia da giorni, nel palazzo di Betz, nell`Oise, acquistato dal padre negli Anni `70. Un piccolo giallo. Perfino la vicina Algeria, con rapporti burrascosi con il Marocco, ha aperto il suo spazio aereo, chiuso per due anni, ai voli che trasportano aiuti e feriti.
Se Parigi è fuori dai giochi, l`Sos alla Spagna è già operativo. Un aereo militare A400 è decollato da Saragozza con una sessantina di soccorritori diretti a Marrakech per «aiutare nella ricerca e nel salvataggio». Appartengono all`Unità spagnola di emergenza specializzata nella gestione delle catastrofi. Nel dramma, ci sono pure i cocci di una crisi politico-diplomatica irrisolta, per l`Eliseo: dallo scandalo Pegasus, lo spyware con cui gli 007 marocchini avrebbero spiato il telefono di Macron, alle tensioni dovute al pressing di Rabat per spingere Parigi a riconoscere la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale.
Pochi giorni fa, l`ex presidente Sarkozy suggeriva alla Francia di «non costruire un`amicizia artificiale» con Algeria e Marocco. Invece si è provata l`ennesima forzatura, finché una fonte diplomatica di Rabat non ha svelato i Paesi esclusi dall`Sos, sottolineando che il Marocco sta seguendo un «approccio responsabile, rigoroso ed efficace» per le richieste di sostegno.
«Individuata la necessità, comunichiamo con chi ha fatto l`offerta corrispondente per dir loro di fornire l`aiuto». L`anno scorso, il Re è rimasto in Francia quasi quattro mesi, senza essere ricevuto da Macron. E neppure stavolta, nonostante la tragedia, ci sarebbero stati vis-à-vis. Sarebbe a un`ora di auto da Parigi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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