Trump non può riabilitare lo zar

Ora Trump dà la sveglia a tutti, ed è cosa buona: questa sciagura prima finisce meglio è, e il più interessato a sfilarsi il prima possibile dal pantano è proprio Putin

Trump non può riabilitare lo zar
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Nessuna novità: tutte le guerre sono difficili da iniziare e complicate da finire, soprattutto se il campo non ha decretato un vincitore certo. Non lasciamoci distrarre dalla propaganda russa e dai suoi italici cantori: comunque vada, Putin questa guerra di annessione l'ha persa essendo riuscito in tre anni a prendere il controllo solamente del diciotto per cento dell'Ucraina a un prezzo pazzesco. Solo nell'ultimo anno fonti indipendenti hanno stimato in 400mila i soldati russi morti sul campo o rimasti gravemente feriti. Ora Trump dà la sveglia a tutti, ed è cosa buona: questa sciagura prima finisce meglio è, e il più interessato a sfilarsi il prima possibile dal pantano è proprio Putin. Il tema divisivo non è certo il «farla finire», bensì il «come farla finire», ma su questo siamo ancora ai preliminari tattici per cui è inutile esprimere giudizi o tirare conclusioni. Noi abbiamo

sempre sostenuto che l'unica pace possibile è quella che sarà accettata dagli ucraini, qualsiasi essa sia. Altrimenti - le paci ingiuste non sono mai portatrici di pace - prepariamoci a una lunga guerriglia tra i lealisti alla bandiera gialloblù e le forze russe, a quel punto occupanti come furono i nazisti in Italia dopo l'8 settembre 1943. Questione complicata che coinvolge anche noi europei. Bisogna dare atto all'Europa di aver fino ad ora tenuto il punto, caso raro, praticamente all'unanimità: si sta con i popoli aggrediti e si condanna l'aggressore. Su questo anche il nostro presidente Mattarella è stato di recente chiarissimo: «L'aggressione della Russia all'Ucraina è della stessa natura di quella del Terzo Reich all'Europa», cosa che ieri ha suscitato a scoppio ritardato la reazione scomposta e offensiva di Mosca nei suoi confronti. Putin è un criminale, questo è assodato, ma

trattare con lui è inevitabile. Trump pare volerlo fare da solo, senza coinvolgere l'Europa. Dalla sua ha il fatto di essere l'unico degli attori in campo non coinvolto direttamente nelle vicende e nelle scelte fatte durante questi tre anni di guerra. Se questo è il motivo - una sua teorica terzietà che non possono rivendicare i leader europei - e se ciò aiutasse a trovare un accordo ci può stare.

Ma se, viceversa, Trump volesse avere mani libere per arrivare a una soluzione ostile all'Europa e ai suoi principi, o addirittura riabilitare Putin, beh, farebbe una gigantesca sciocchezza: metterebbe una pezza più pericolosa del buco.

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