Gli Usa bombardano le roccaforti dell'Isis. Trump contro Ankara: "Un'operazione ostile"

Donald Trump è convinto che la Turchia "avrà un ruolo chiave su cosa succederà in Siria", dove la situazione vede "molte cose indefinite"

Gli Usa bombardano le roccaforti dell'Isis. Trump contro Ankara: "Un'operazione ostile"
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L'esercito americano ha annunciato ieri di aver ucciso 12 membri dell'Isis nel corso di raid aerei in Siria diretti contro «leader, combattenti, e accampamenti» del gruppo. Questi raid, sferrati in zone un tempo sotto controllo di Bashar al Assad, hanno soprattutto lo scopo di evitare che l'Isis «si ricostituisca nel centro della Siria», ha annunciato il Centcom. Ieri anche il presidente Usa eletto, Donald Trump ha commentato, durante una conferenza stampa da Mar-a-Lago, la cacciata di Bashar al Assad da parte dei ribelli sostenuti da Ankara, dicendo che è stata «una presa di potere ostile» da parte della Turchia. «Penso che la Turchia sia molto intelligente» ha detto «la Turchia ha fatto una presa di potere ostile, senza perdite di vite umane». Poi, «posso dire che Assad era un macellaio, per quello che ha fatto ai bambini», ha concluso.

Donald Trump è convinto che la Turchia «avrà un ruolo chiave su cosa succederà in Siria», dove la situazione vede «molte cose indefinite».

L'ex presidente siriano ha affermato che la sua evacuazione da Damasco in Russia non è stata «premeditata» e che è stata invece richiesta da Mosca. «Ho dato istruzione al vertice diplomatico di andare in Siria e prendere contatto con la nuova leadership», ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al suo primo Consiglio Affari Esteri. Il leader islamista siriano che ha guidato l'offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad ha incontrato l'inviato Onu Pedersen a Damasco. Ieri, intanto, il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha annunciato che Londra ha inviato una delegazione ufficiale in Siria per incontrare le nuove autorità ad interim del Paese guidate da Hts, il gruppo islamista che ha preso il potere.

«Posso confermare oggi che abbiamo inviato una delegazione di alti responsabili britannici a Damasco per una riunione con le nuove autorità siriane ad interim», ha dichiarato il capo della diplomazia nel corso di una conferenza stampa a Londra.

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