Xi Jinping incontra "l'amico" Putin. Ma la collaborazione non è più senza limiti

Il presidente cinese ha ricevuto il suo omologo russo alla celebrazione dei dieci anni della Belt and Road Initiative. Nelle tre ore di colloquio, hanno discusso delle guerre in Ucraina e Israele, del futuro dei rapporti tra i due Paesi e delle sfide che li attendono

Xi Jinping incontra "l'amico" Putin. Ma la collaborazione non è più senza limiti
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A meno di cinque mesi dal secondo anniversario della guerra in Ucraina, Russia e Cina hanno ribadito la loro stretto legame. Il presidente Xi Jinping ha ricevuto nella Grande Sala del popolo il “vecchio amicoVladimir Putin, ospite d’onore per la celebrazione del decimo anno della Belt and Road Initiative. È stato il 42esimo incontro tra i due capi di Stato da quando l’attuale leader della Repubblica popolare è salito al potere, nel marzo 2023.

Abbiamo guidato congiuntamente lo sviluppo delle relazioni bilaterali e scambiato opinioni approfondite su una serie di importanti questioni regionali e internazionali”, ha affermato Xi Jinping. “La fiducia reciproca continua ad approfondirsi, il coordinamento strategico è stato stretto ed efficace, il volume degli scambi bilaterali ha raggiunto un nuovo record e ci muoviamo costantemente verso l'obiettivo di 200 miliardi di dollari che ci siano prefissati congiuntamente”. Il presidente cinese ha anche ribadito la sua contrarietà alle sanzioni unilaterali e agli scontri tra blocchi.

Da parte sua, il leader di Mosca ha sottolineato che i conflitti del mondo sono “minacce comuni che rafforzano il rapporto” tra i due Paesi e che necessitano uno stretto coordinamento in materia di politica estera. Prima dell’inizio dei colloqui, inoltre, si è congratulato con la leadership di Xi Jinping, perché “in Cina, sotto la vostra guida, state avendo successo. Siamo molto felici per voi, per tutti coloro che sono coinvolti in questa ampia interazione, perché tutti ne traggono vantaggio”. Vladimir Putin ha anche ricordato che la Federazione è “in sintonia” con l’importanza della Belt and Road Initiative e con i piani di Pechino, che cerca la cooperazione e non la rivalità.

Dai colloqui apparentemente idilliaci tra i due leader, però, non si è trovata più traccia di quella “collaborazione senza limiti” sbandierata da Xi Jinping il 4 febbraio 2022 in occasione dei Giochi olimpici invernali di Pechino. Venti giorni dopo, Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina, mettendo il presidente della Repubblica popolare in una posizione molto complicata.

Il leader di Pechino, infatti, non ha voluto rinunciare ai suoi rapporti con l'Occidente. Il valore del commercio con Europa e America è superiore di dieci volte a quello degli scambi con la Russia, una vera e propria miniera d'oro per il Dragone. La Cina, però, è un Paese sempre bisognoso di forniture energetiche e grosse quantità di derrate alimentari, entrambe risorse di cui la Federazione abbonda. Inoltre, non si può escludere da questa equazione di equilibrismo il fatto che Pechino voglia porsi come leader di un “nuovo mondo” alternativo rispetto a quello dominato fino ad ora dalla pax americana.

Per raggiungere questo obiettivo, il Dragone ha bisogno di creare una rete internazionale forte che, piaccia a Xi o meno, non può solo basarsi sul Sud del mondo, ma necessita anche di Stati riconosciuti come attori di primo piano nell’agone globale.

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