Antonio Tajani ricorda Silvio Berlusconi parlando davanti all'ingresso del Cimitero Militare di Arlington, primo impegno della sua missione in Usa, con la deposizione di una corona di fiori alle tombe del Milite Ignoto e di due prigionieri di guerra italiani. Al di là delfiume che divideWashington dalla Virginia, il Potomac, i palazzi nei quali aveva in agenda una fitta rete di incontri, gran parte dei quali cancellati, dopo che nella notte americana è giunta la notizia della scomparsa dell'ex premier e leader di Forza Italia. «Il destino ha voluto che in questa giornata così triste fossi qui ad Arlington, per ricordare i giovani caduti per la libertà e la democrazia», esordisce il vice premier e ministro degli Esteri, parlando con i giornalisti italiani. «E non è un caso che Berlusconi abbia sempre indicato questi giovani come un esempio, ringraziandoli sempre per quello che avevanofatto per tutti noi italiani», prosegue visibilmente commosso Tajani. Il capo della Farnesina ricorda l'amore di Berlusconi per gli Stati Uniti e il suo discorso al Congresso nel 2006 - uno dei pochi leader italiani a ricevere questo onore - nel quale disse che ogni volta che vedeva la bandiera americana, non vedeva soltanto la bandiera di un Paese libero e democratico, ma che quella bandiera era un segno universale a difesa della libertà e della democrazia». Qui ci sono gli «eroi americani», prosegue Tajani e «Berlusconi è stato il mio eroe ed è stato l'eroe per milioni di italiani, un uomo che si è sempre battuto per difendere la libertà». E ancora, il ricordo della sua ultima telefonata alla vigilia della missione di Tajani negli Usa e quell'invito «lavorare per la pace» in Ucraina. Dopo la tappa ad Arlington, Tajani si dirige a Foggy Bottom. Il segretario di Stato Antony Blinken non ha esitato a stravolgere la propria, di agenda, per anticipare l'incontro con il capo della diplomazia italiana, che in serata deve fare ritorno anticipato in Italia. Ucraina e Tunisia i principali temi di discussione,ma l'inizio della conferenza stampa al termine del bilaterale è dedicato al ricordo dell'ex premier. «Voglio offrire le mie condoglianze per la scomparsa dell'ex primo ministro Silvio Berlusconi. Pensiamo a voi e al popolo italiano», le prime parole di Blinken. Tajani ringrazia il collega americano per la disponibilità con la quale ha saputo adattarsi alle circostanze. Si parla di come l'Italia si sia «fatta avanti in modo forte» nel sostegno all'Ucraina, come sottolinea il capo della diplomazia Usa e dell'«apprezzamento» di Washington per la missione di Giorgia Meloni in Tunisia alla guida della delegazione composta anche da Ursula von der Leyen e da Mark Rutte. Gli Stati Uniti «condividono la preoccupazione» dell'Italia e dell'Europa per la tenuta del Paese nordafricano, ma insistono sulle riforme che Tunisi deve varare per sbloccare il prestito da quasi 2 miliardi di dollari dell'Fmi. E tuttavia, quello portato a termine da Meloni è «un primo passo». Il segretario di Stato torna poi nuovamente a parlare di Berlusconi. «Non ho mai avuto l'opportunità di incontrarlo o di lavorare con lui», risponde ad un giornalista che gli chiedeva un giudizio politico sull'ex premier. «Era una figura straordinariamente significativa per la vita italiana, la vita pubblica, politica del Paese e molte amministrazioni americane negli anni hanno lavorato con lui», risponde Blinken. Per Tajani, che torna a parlare con i giornalisti italiani nel cortile dell'Ambasciata d'Italia, dove in una breve cerimonia il Tricolore è stato ammainato a mezz'asta in segno di lutto, è proprio questo il «giudizio politico» degli Stati Uniti sul leader di Forza Italia. «Berlusconi è stato un grande amico degli Stati Uniti, se siamo qui per perseguire una politica estera filoccidentale e filoatlantica si deve anche lui», ricorda il ministro degli Esteri. Berlusconi «è stato anche un grande protagonista della nostra politica estera ed è stato anche un grande ministro degli Esteri» e alla Farnesina gli verrà intitolata una sala, anticipa Tajani. Ma Berlusconi non è stato solamente l'interlocutore dei Grandi del Mondo e di ben tre presidenti Usa nel suo ruolo di premier: Bill Clinton, George W.
Bush e Barack Obama. Tajani ricorda quello che per lui è stato l'«insegnamento più grande» di Berlusconi: «Essere sempre disponibili per gli altri, far sentire ogni persona con la quale parli importante, prestare attenzione ad ognuno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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