Donald Trump si è ufficialmente insediato alla Casa Bianca e l'opposizione giallorossa tace. Sarà l'imbarazzo nel vedere Giorgia Meloni unico leader europeo invitato a partecipare alla cerimonia o sarà l'imbarazzo di dover congratularsi con un presidente che mai avrebbero voluto rivedere alla guida degli Stati Uniti ma da Largo del Nazareno vige il silenzio più totale.
L'ex premier ed ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi, invece, sembra aver ritrovato una certa loquacità e, intervenendo in collegamento a un evento organizzato da Dario Nardella a Montecatini, dice:"Stanno succedendo cose che non avrei mai pensato in tuta la mia vita. Pensiamo al futuro e cerchiamo di rasserenarci". E, poi, definisce "terribile" il discorso di Trump e si chiede: "Quando uno arriva a dire 'ci riprendiamo Panamà cosa fai, gli mandi l'esercito?". Prodi si dice preoccupato per la "politica di chiusura e alte tariffe" che probabilmente gli Usa adotteranno nei confronti dell'Europa. "Quando uno dice 'inonderemo il mondo di petrolio, basta con gli accordi di Parigì sono affermazioni che implicano una chiusura economica che non mancherà", spiega il professore che poi chiosa:"Di fronte a queste ipotesi Bruxelles tace, penso sia triste. Speriamo domani ci sia una risposta".
Carlo Calenda, leader di Azione commenta amaramente su X: "L’America di #Trump non avrà amici e alleati ma solo vassalli o nemici. Saranno tempi duri per gli europei, dovremo ritrovare il nostro orgoglio, la nostra forza e soprattutto l’unità di intenti". Ancor più preoccupati sono i renziani. Secondo Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva, siamo di fronte a "un momento storico" perché con Trump finisce l'ordine mondiale che abbiamo conosciuto dopo la fine della seconda guerra mondiale che vedeva gli Stati Uniti alla guida dell'Occidente: "Il sistema delle alleanze non pare contare particolarmente per la nuova amministrazione e nel frattempo a Washington ci sono miliardari che tengono in pugno l'opinione pubblica mondiale e sostengono leader di estrema destra anche nella nostra parte del mondo", scrive Scalfarotto su X, convinto che"il ritratto di famiglia presente oggi a Washington è destinato a lasciare un segno e mi sento di dubitare che sarà positivo".
La senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, invece, conferma che"gli Usa sono e resteranno un partner strategico per l'Italia e per l'Europa" e si augura non solo che "il presidente Trump non metta dazi sull'Italia" ma anche che"quella di Meloni a Washington non sia una semplice passerella". Paita avverte:"È certo che di fronte a un cambio di prospettiva così importante l'Europa, più che lamentarsi e gridare all'uomo nero, deve svegliarsi: non si può pensare di passare il tempo a regolamentare le tecnologie che gli altri inventano, bisogna crearne di europee". Stesso discorso vale per la prospettiva di un esercito comune europeo perché "solo i miopi non capirebbero che gli Stati Uniti d'Europa sono oggi più che una necessità".
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, infine, si dice preoccupato per l'uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi che "sarebbe una scelta scellerata, che avrebbe conseguenze devastanti". Bonelli descrive Trump come "nemico del pianeta e delle generazioni future, amico delle lobby fossili, dei negazionisti climatici e di chi gli ha finanziato la campagna elettorale per compromettere il futuro del pianeta".
Il leader di Europa Verde, infine, attacca "la Premier Meloni e la destra, seguaci di Trump" che "stanno truffando gli italiani raccontando che il cambiamento climatico danneggia le economie, ma le economie sono già danneggiate dalla crisi climatiche e dalla follia del riarmo, fanno questo perchè vogliono continuare a garantire profitti ai signori del petrolio non esitando a compromettere il futuro di giovani e dei popoli di questo pianeta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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