Gli attivisti di Extinction Rebellion hanno messo nel mirino il G7 di Brindisi e già da alcuni giorni si stavano organizzando per compiere l'azione che si è concretizzata nella tardo pomeriggio di oggi, quando hanno occupato l'International Media and Broadcasting Center, ovvero il centro conferenze dove si riunisce la stampa nazionale e internazionale per la copertura mediatica del G7. Decine di persone si sono incatenate all'ingresso, accompagnate da altre sedute e sdraiate attorno a loro. Uno scudo umano che ha impedito l'ingresso e l'uscita dei giornalisti presenti all'interno. Mentre si incatenavano, i manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto: "Crisi ecoclimatica: Italia zona rossa".
Tutti gli attivisti hanno indossato una maglia rossa con una rivisitazione del logo del G7, in cui un ulivo in fiamme emerge dalle acque del Mediterraneo, rosse per le alte temperature, dalle quali si protendono le mani dei migranti morti durante la traversata. Insieme agli attivisti di Extinction Rebellion giunti da tutta Italia si sono presentati anche altre sigle dello stesso schieramento, che vogliono la cancellazione del debito del sud globale e che da settimane contestano il G7 pugliese. "Abbiamo portato qui la nostra protesta, per chiedere ai media di raccontare il fallimento dei governi nell'affrontare i sempre più intensi effetti del collasso climatico in maniera democratica, informando, ascoltando e coinvolgendo le popolazioni", ha dichiarato Manlio di Extinction Rebellion. Vogliono che i media raccontino "quello che sta succedendo in questi giorni qui, in Puglia, dove i leader mondiali si sono isolati , al centro di una zona rossa, militarizzata, che si estende per molti chilometri, inglobando tratti di litorale e paesi limitrofi".
Nei giorni scorsi si sono verificati molti casi di fermi identificativi durati ore, perquisizioni dei veicoli, pedinamenti, fino alla chiusura arbitraria del casello autostradale di Brindisi. Il livello di sicurezza attorno all'evento è massimo, l'Italia ha dispiegato in Puglia migliaia di agenti per garantire il corretto svolgimento del G7. "Oggi siamo già stati fermati tre volte. Abbiamo passato la notte nel nostro van e questa mattina siamo stati svegliati alle sei dagli agenti che ci hanno intimato di uscire e di svuotare completamente il veicolo", ha dichiarato una delle attiviste.
Che poi accusa: "Un copione che si è ripetuto ogni volta. Da ore siamo pedinati da una volante della polizia. Una limitazione ingiustificabile del nostro diritto alla libera circolazione e un tentativo di impedirci di unirci alle manifestazioni in corso a Bari".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.