Giorgia Meloni ha reso omaggio al giornalista inviato di guerra Almerigo Grilz, reporter ucciso in Mozambico il 19 maggio 1987, con un saluto video in occasione della cerimonia di inaugurazione della mostra fotografica Bearing Witness, all'Istituto Italiano di Cultura a New York, con le immagini del nostro Fausto Biloslavo e Francesco Semprini. Il premier ha inoltre elogiato il ruolo degli inviati di guerra, senza i quali sarebbe impossibile sapere cosa accade nelle aree più delicate del mondo.
Le parole del Presidente del Consiglio
"Voglio cogliere questa occasione per ringraziare i tanti professionisti che attraverso questo straordinario lavoro rendono un servizio grandioso all'informazione, al giornalismo, a noi rappresentanti delle Istituzioni che attraverso quegli scatti vediamo una realtà che ci aiuta a prendere delle scelte più consapevoli, fino ai cittadini", ha dichiarato Meloni nel videomessaggio di saluto inviato per la cerimonia di inaugurazione della mostra.
Il premier ha quindi paragonato gli occhi degli inviati di guerra "agli occhi di chi ha il coraggio di stare sul campo, al fianco dei civili, dei soldati, lungo la fragile linea che divide la vita dalla morte". "I loro occhi sono gli occhi della guerra", ha spiegato Meloni, aggiungendo che senza il loro contributo saremmo ciechi. "Senza di loro noi non avremmo la possibilità di sapere davvero cosa accade nei teatri di guerra, facendoci sentire parte di quello che sta succedendo", ha specificato.
L'omaggio ad Almerigo Grilz
Meloni ha quindi onorato gli inviati di guerra caduti facendo il lavoro lavoro. "Voglio onorare, coloro che proprio facendo questo lavoro, rendendo questo servizio sono caduti", ha proseguito il premier, soffermandosi poi su Almerigo Grilz: "Il mio omaggio non può che non andare in particolare a uno dei pionieri di questa professione, Almerigo Grilz. Triestino come Fausto Biloslavo, con il quale Biloslavo ha iniziato a lavorare. Oggi Almerigo avrebbe compiuto 70 anni se il 19 maggio 1987 non fosse stato colpito a morte in Mozambico mentre filmava gli scontri tra guerriglieri e i governativi".
"Grilz ci ha portato dentro le guerre più lontane, ci ha raccontato conflitti altrimenti dimenticati, rappresenta un riferimento per ogni inviato di guerra. E sono molto felice che alla sua memoria sia stato nei giorni scorsi dedicato un premio giornalistico", ha affermato Meloni.
La mostra fotografica Bearing Witness
All'inizio del suo videomessaggio, Meloni ha ringraziato Fausto Biloslavo "per aver voluto promuovere la prima mostra sul reportage di guerra dei giornalisti italiani" e si è complimentata con l'Istituto Italiano di Cultura di New York "che ha fatto la scelta importantissima di ospitare questa iniziativa".
La testimonianza "è il compito dei giornalisti di guerra. Fausto Biloslavo – ha rimarcato il presidente del Consiglio - lo fa da circa quarant'anni e il suo lavoro è diventato un modo di vivere, una passione descritta perfettamente dalle foto che racconta in questa mostra della sua esperienza giornalistica, realizzata insieme al collega Francesco Semprini".
Meloni ha ricordat le "tante le immagini, forti, spesso strazianti: dalla bambina afghana con il vestitino rosso durante la drammatica evacuazione dall'aeroporto di Kabul all'Africa rosso sangue, dai personaggi leggendari come Ahmad Shah Massoud nella valle del Panjshir agli scatti dei civili in fuga, prime vittime di ogni conflitto, fino al dramma della guerra scatenata dalla Russia nel cuore d'Europa, in Ucraina".
La premier ha infine sottolineato che raccontare la guerra "richiede coraggio, professionalità, competenza, equilibrio.
Fausto Biloslavo non ha mai lesinato nessuna di queste caratteristiche. E oggi, insieme a lui, vogliamo ringraziare tutti gli straordinari professionisti che hanno scelto questo lavoro e che rendono davvero un servizio fondamentale a tutti noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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