Bilaterale tra Giorgia Meloni e Keir Starmer quello che si è tenuto questo pomeriggio a Washington a margine del vertice della Nato. La presidente del Consiglio italiano e il neo primo ministro inglese si sono incontrati in un faccia a faccia dove hanno condiviso l0intenzione di mantenersi in stretto contatto su tutti i principali temi di interesse internazionale e di proseguire "il proficuo scambio al vertice della Comunità Politica Europea che verrà ospitato dal Regno Unito a Blenheim Palace il prossimo 18 luglio", come si legge in un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi. I due leader di governo hanno inoltre passato in rassegna "l'ampio spettro delle relazioni bilaterali" confermando la volontà di consolidare di "l'azione di rilancio del partenariato strategico" tra le due Nazioni in tutti i settori di mutuo interesse, inclusa "la cooperazione nel contrasto alle migrazioni irregolari", prosegue la nota.
L'incontro Meloni-Starmer dopo la telefonata
Proprio poco meno di una settimana fa il capo del governo dell'Italia aveva avuto una conversazione telefonica con il proprio omologo britannico all'indomani delle elezioni per il rinnovo della Camera dei comuni (la camera bassa del Parlamento del Regno Unito) che lo avevano incoronato nuovo premier del Paese lo scorso 4 luglio. Una telefonata effettuata - certo affinché la Meloni potesse congratularsi con lui per il nuovo incarico di primo ministro della Gran Bretagna. Tuttavia, in quell'occasione, la leader di Fratelli d'Italia aveva colto l'opportunità per evidenziare l'importanza del partenariato strategico tra Italia e Regno Unito e l'eccezionalità delle storiche relazioni tra le due Nazioni.
Dunque, il bilaterale di Washington sigilla le premesse dei due leader, i quali hanno sottolineato l'importanza di potere proseguire nella significativa azione di rilancio della cooperazione bilaterale avviata con il precedente governo, nonché di proseguire lo stretto coordinamento su tutti i più importanti temi dell'agenda internazionale e sulle sfide globali. Un tema come quello dei migranti, del resto, era già stato più volte affrontato dalla Meloni con Rishi Sunak, predecessore di Starmer a Downing Street.
Il nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina
Nel frattempo, in questo terzo e ultimo giorno del vertice che celebrava i 75 anni di esistenza della Nato, Joe Biden ha annunciato oggi in un incontro con Volodymyr Zelensky un nuovo pacchetto di aiuti da 225 milioni di dollari per l'Ucraina, compreso un sistema missilistico Patriot (il secondo finora) per rafforzare le sue difese aeree. Il pacchetto include missili antiaerei Stinger, munizioni per sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità o Himars e altri proiettili di artiglieria da 155 mm e 105 mm. "Gli alleati della Nato devono rimuovere tutti i limiti all'utilizzo delle armi di lungo raggio per colpire obiettivi russi affinché l'Ucraina possa vincere", ha commentato il presidente ucraino in una conferenza stampa congiunta con il segretario generale uscente dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg.
"Sono ancora convinto che prevarremo, ma perché ciò accada gli avversari devono rimuovere tutti i limiti all'utilizzo delle armi che ci forniscono - ha detto Zelensky - l'alternativa è non avere più sulla mappa l'Ucraina bensì Putin che conquista mezzo mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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