Arriva dalle pagine del settimanale Canard Enchâiné la richiesta pervenuta a "Europa delle nazioni e delle libertà" di spiegare spese per 427mila euro sostenute dal gruppo europarlamentare di cui fanno parte Front National, Lega e altre formazioni politiche sovraniste e anti-euro.
Pochi giorni di tempo, fino a metà giugno, per chiarire una lista di spese che include un centinaio di regali di Natale costati 100 euro l'uno, ma anche 230 bottiglie di champagne (sei delle quali da 81 euro l'una), un cenone natalizio per 140 persone costato oltre 13mila euro.
Soldi perlopiù utilizzati dal Fronte Nazionale, che deve rispondere anche di 99 gemelli di lusso per camicia. Ma alla voci di spesa si aggiunge anche una cena che Marine Le Pen pagò con i soldi dell'Ue all'Ambroisie di place des Vosges, per un conto di 449 euro a persona. E poi una cena a due con Salvini, per cui i leader spesero 802 euro.
Un dettaglio, questo, che non torna agli uomini della Lega, che dicono che Salvini a cene rimborsate dall'Enf non "ha mai partecipato né a Parigi, né altrove" e che lo "stesso discorso vale per gli altri parlamentari e componenti dello staff". Un dato contenuto anche nel documento con l'audit delle spese, in cui "è chiaramente specificato, tra le altre cose, che 'la delegazione Lega non è coinvolta'".
Strasburgo ha fatto sapere nella serata di lunedì che non concederà alcun rimborso fino a che non si risolveranno una serie di dubbi che sono stati espressi da "un rapporto di revisori esterni" di cui ha parlato il
portavoce dell'Europarlamento, Marjory Van Den Broeke.Se le giustificazioni che l'Europa vuole non arriveranno, il gruppo parlamentare sarà obbligato a saldare la spesa e restituire i fondi, che riguardano il bilancio 2016.
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