Orrore ad Asti dove una donna di 91 anni è stata violentata per vendetta.
L'episodio è successo il 20 maggio ma il caso è venuto alla luce solo ora che gli agenti della squadra mobile hanno stretto il cerchio attorno al bruto. Euro Seferovic, 19 anni, residente al campo nomadi di via Guerra, è stato arrestato e dovrà rispondere di furto e violenza sessuale. La sua cattura è stata possibile grazie alla piena collaborazione della vittima, che ha fornito informazioni utili, ripercorrendo con i poliziotti l'atroce supplizio a cui è dovuta sottostare.
Ha detto che il 20 maggio il giovane si è introdotto nella sua abitazione, che si trova nella zona est di Asti. Seferovic è entrato dopo avere sfondato la porta finestra già semi aperta con una grossa ascia. L'anziana, quando ha sentito quel rumore di vetri infranti, si è precipitata a cercare di capire cosa stesse accadendo. A quel punto si è trovata davanti quel ragazzo che sconosciuto non era, perché già una volta lo scorso anno era entrato lì per rubare e lei lo aveva denunciato. Quindi era stato indagato dalla Procura di Asti. Così per vendetta ci ha riprovato. Ha aggredito la 91enne e le ha strappato la fede, ricordo del marito morto e gli orecchini. Dopo aver raccattato anche qualche banconota l'ha trascinata in camera da letto, le ha tolto i vestiti e l'ha violentata.
Lo stupro è andato avanti per 31 terribili minuti. «Si è trattato di un gesto di sfregio, particolarmente violento nei confronti della signora», ha spiegato Federico Mastorci capo della squadra mobile di Asti. La donna ha trovato comunque la forza di chiamare il 112 e personale delle volanti si è recato sul posto, insieme agli uomini della scientifica.
In ospedale la 91enne, sebbene in stato di choc, ha raccontato importanti dettagli sull'accaduto, che hanno portato gli investigatori sulla strada giusta. Dopo aver passato al setaccio tutti i sistemi di videosorveglianza cittadini per cercare elementi utili alle indagini, i poliziotti sono riusciti a individuare il rom diciannovenne. A lui sono riconducibili le numerose impronte rilevate in casa dell'anziana donna.
Il ragazzo, che non ha opposto resistenza, è stato poi arrestato e portato nel carcere Le Vallette di Torino, dove si trova un reparto di «sex offender».
Tre settimane fa la stessa brutta avventura era toccata a una novantenne della zona di Lomazzo, nel Comasco, si è trovata davanti un uomo che stava frugando fra le sue cose. Invece di fuggire alla vista della padrona di casa, il ladro l'ha violentata. Lei ha reagito, chiedendo aiuto al figlio, che a sua volta ha lanciato l'allarme ai carabinieri della compagnia di Cantù. I miliari hanno dato il via alle ricerche e hanno scovato Destiny Dike, nigeriano di 26 anni, in un edificio abbandonato. Con sé aveva il telefonino dell'anziana.
Era già stato espulso dall'Italia una volta, ma era poi tornato chiedendo lo status di rifugiato. Domanda che era stata rigettata, ma non gli era mai stato comunicato il diniego perché lui aveva fatto perdere le tracce.
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